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Strisce blu: parcheggio gratis per i disabili senza patente
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Anche le persone disabili senza patente e un’auto propria hanno diritto a parcheggiare gratuitamente l’automobile di chi li accompagna in centro negli stalli contrassegnati dalle strisce blu. Questo quando gli spazi di sosta riservati a chi ha un handicap sono occupati.
Lo ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza 24936. Accolto il ricorso della onlus Utim (Unione per la tutela delle persone con disabilità intellettiva). Ricorso presentato contro il Comune di Torino. Nel 2016 aveva infatti approvato un regolamento che prevede per i disabili con patente e autoveicolo il diritto a posteggiare gratis sulle strisce blu. Escludendo però dall’agevolazione i disabili senza patente e autoveicolo. A meno che non dimostrino di dover andare nel centro cittadino almeno dieci volte al mese per esigenze di lavoro o di cura. La Cassazione ha giudicato il regolamento «discriminatorio» diversamente da quanto stabilito dalla Corte di Appello di Torino nel 2017. Quest’ultima ora dovrà anche rimuovere gli effetti della delibera del 2016 e riesaminare le domande di risarcimento danni presentate dai disabili discriminati.
«L’Amministrazione comunale torinese, in quanto verosimilmente conscia che gli appositi spazi riservati al parcheggio esclusivo degli invalidi sono normalmente insufficienti, ha rilasciato ai disabili muniti di patente e proprietari di veicolo uno speciale permesso gratuito per il parcheggio sulle strisce blu del centro cittadino. Tuttavia il Comune ha contestualmente posto in essere una condotta discriminatoria indiretta di danni dei disabili (presumibilmente affetti da una patologia più grave) non muniti di patente e non proprietari di un autoveicolo che necessitano per i loro spostamenti del necessario ausilio di un familiare. Questi possono fruire dello stesso permesso solo se in grado di documentare accessi frequenti nel centro cittadino per lo svolgimento di attività lavorative, assistenza e cura», hanno scritto i supremi giudici nella sentenza.
Secondo la Suprema Corte «non vi è dubbio che una tale previsione si configuri come discriminatoria ai danni di quest’ultima categoria di disabili». In quanto questa non reputa «meritevole di tutela l’accesso gratuito del disabile al centro cittadino per motivi di mero svago e di relazione sociale. Come invece consentito ai disabili con patente ed autoveicolo». Aggiungono i giudici che il motivo della diversità di trattamento prevista dal Comune «risiede nell’intento di prevenire abusi nell’utilizzo del permesso speciale da parte degli stessi familiari». Ma, «se è pur vero che tale rischio esiste non può certo essere risolto negando un diritto. Semmai occorre predisporre un adeguato, e anche severo, sistema di controlli e sanzioni».
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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma
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La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.
Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.
Primo Piano
Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere
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Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere
Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.
Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.
In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.
Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.
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