Cronaca
ROMA Il ‘vizietto’ di Alessandro Florenzi

ROMA Il ‘vizietto’ di Alessandro Florenzi: multe a raffica per l’auto in divieto di sosta. Solo tra agosto e settembre il neo capitano della squadra giallorossa ha ricevuto oltre dieci sanzioni.
I primi a sollecitare l’intervento della Polizia Municipale sarebbero stati i residenti di zona, in pieno centro, tra piazza Risorgimento e via Ottaviano. Altri parcheggiatori infastiditi dal vizietto di Florenzi che parcheggia spesso il suo macchinone in aree di sosta vietata: “Abbiamo pensato che, come capitano della Roma, avesse un trattamento di favore”. Una stranezza anche per i negozianti: “Ho notato subito l’auto più volte posteggiata male. Solo dopo alcune settimane ho capito che era del giocatore Florenzi. Non ho mai protestato apertamente. E lo ammetto, perché è un grande giocatore. Però ho saputo che alcuni colleghi erano irritati con lui”, riferisce un barista.
Invece il Suv Mercedes del calciatore non è sfuggito agli agenti della Municipale né alle telecamere dello streetcontrol che lo hanno fotografato e sanzionato ripetutamente negli ultimi due mesi. Nessun favore e nessuna eccezione perciò per Florenzi che ora dovrà pagare per il ‘vizietto’ dell’auto in divieto di sosta. Lo scorso febbraio era toccato a Justin Kluivert essere fermato e multato mentre guidava contromano in via dei Pontefici, in pieno centro. L’anno prima il brasiliano Bruno Peres aveva perso il controllo dell’auto andandosi a schiantare contro alcuni paletti all’altezza della Fao. Era risultato positivo all’alcol test.
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Cronaca
Infrazione di spaccio di cocaina in Curva Sud: sei ultrà romanisti sotto indagine e collegamenti con i Senese

Il tifo per la Roma si intreccia con un sistema di spaccio di droga che coinvolge diverse tifoserie, replicando modelli di potere già esistenti. Le indagini attuali rivelano che, come ai tempi di ‘Fabrizio Piscitelli’, alias Diabolik, gli interessi legati al traffico di stupefacenti persistono, in particolare durante le partite.
Spaccio di cocaina in Curva Sud
Nella Capitale, l’attenzione della Direzione distrettuale antimafia si concentra sulla Curva Sud, associata al Gruppo Quadraro, emerso dopo lo scioglimento degli storici Fedayn. Questo gruppo è stato coinvolto in incidenti legati a rivalità con tifoserie, inclusa quella napoletana, culminata in un furto simbolico che ha portato alla scomparsa della loro identità ultrà. Le indagini hanno portato alla scoperta di un sistema di spaccio di cocaina organizzato nei bagni della Curva Sud durante le partite. Sei ultrà romanisti, compresi un minorenne e un nipote di un noto pregiudicato, sono stati accusati di gestire questa attività illecita. Gli indagati sono stati sottoposti a interrogatori e perquisizioni, con esiti che non hanno rivelato ulteriori dettagli rispetto a quanto già documentato.
Nuovi sviluppi a Milano
Parallelamente, a Milano sono emerse informazioni nel processo contro tre ultrà rossoneri riguardanti Luca Lucci, ex capo della curva sud. Durante le udienze, sono stati descritti i legami di Lucci con il rapper Fedez e le sue iniziative imprenditoriali, inclusa la creazione di una società per la sicurezza. Lucci ha avuto contatti con diversi rapper, destinando alcuni dei suoi collaboratori a gestire la sicurezza durante eventi.
Le indagini su entrambe le situazioni continuano, evidenziando una rete complessa di relazioni tra sport, criminalità e cultura popolare.
Cronaca
Una fiaccolata delle reti pacifiste in Campidoglio per Gaza

Mercoledì 2 aprile, alle 18:30, si svolgerà una fiaccolata in Piazza del Campidoglio per sensibilizzare sull’attuale situazione in Israele e Palestina. L’evento è parte di una mobilitazione nazionale promossa dalla Cgil, aperta a vari gruppi associativi e sindaci, incentrata su temi come lavoro, pace, diritti e ambiente. Gli organizzatori, tra cui Anpi Provinciale di Roma, Cgil Roma e Lazio, Libera Roma, e altri, hanno espresso che “non possiamo restare fermi e in silenzio davanti eccidi contro la popolazione palestinese e alla sottrazione della loro terra”.
Richieste al Consiglio di Sicurezza dell’ONU
Il testo dell’iniziativa sottolinea la necessità di un intervento del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e dei governi mondiali affinché il governo di Netanyahu interrompa le ostilità. Gli organizzatori affermano: “La rottura della tregua e la ripresa delle ostilità pregiudica la sicurezza e la vita delle persone”. Viene richiesto un cessate il fuoco duraturo, la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri palestinesi, la fine del blocco degli aiuti e sanzioni economiche contro Israele.
Appello della Cgil Nazionale
L’appello è supportato anche dalla Cgil nazionale, che ha dichiarato: “Non possiamo rimanere in silenzio e ci mobiliteremo con presidi e iniziative in tutta Italia per dire: ‘Fermate Israele. A Gaza e in Cisgiordania muore l’umanità’”. La fiaccolata del 2 aprile avrà la presenza del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
L’iniziativa mira anche al riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte dell’Italia e dell’Unione Europea e alla protezione dei giudici internazionali della Corte dell’Aja.
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