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ROMA Agenti di Polizia facevano la ‘cresta’ sulla benzina
ROMA Peculato e falso materiale e ideologico. Questi i reati contestati a due poliziotti del reparto scorte della questura di Roma raggiunti da un provvedimento di interdizione per un anno su richiesta della Procura capitolina. I due agenti facevano la ‘cresta’ sulla benzina.
I due infatti sono accusati di essersi intascati i soldi destinati all’acquisto del carburante, arrivando sino a falsificare i ‘buoni’. Gli agenti facevano la ‘cresta’ sulla benzina. In tutto 52 litri da utilizzare per le auto di servizio. Il provvedimento del gip Francesca Ciranna dopo le indagini svolte dalla Squadra mobile coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Gennaro Varone.
I due, scrive il gip, durante i servizi scorta svolti a settembre “si sono appropriati di parte dei buoni di benzina posti a loro disposizione per i servizi cui erano stati di volta in volta adibiti, attestando nei fogli di ‘uscita automezzi’ (compilati in ogni partenza e rientro) un chilometraggio superiore rispetto a quello effettivamente effettuato, un approvvigionamento di carburante maggiore, nonché – in un viaggio effettuato il 17 settembre – falsificando materialmente il foglio riferimento carburante facendolo apparire come riferibile a un collega (in realtà assente) e su altra autovettura”. Le verifiche sono scattate dopo la segnalazione del responsabile dell’ufficio automezzi. Nel corso delle perquisizioni trovati nell’abitazione di uno dei due indagati alcuni buoni benzina sottratti.
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