Attualità
EX ILVA Parlano i commissari: “Danni irreparabili per l’intero Paese”
EX ILVA Parlano i commissari: “Danni irreparabili per l’intero Paese”
Danni irreparabili per il personale, l’ambiente e tutto il Paese: a questo porterebbe la recessione dal contratto di ArcelorMittal secondo i commissari. Il 27 novembre l’udienza.
EX ILVA Parlano i commissari: “Danni irreparabili per l’intero Paese”. I commissari dell’ex Ilva nel ricorso d’urgenza presentato venerdì al Tribunale di Milano contro la richiesta di recesso dal contratto avanzata da ArcelorMittal hanno dichiarato che lo spegnimento degli impianti porterebbe “gravissimi rischi sul piano della sicurezza del personale preposto e dell’impatto ambientale”.
Il progetto di ArcelorMitttal di abbandonare Taranto causerebbe “danni irreparabili per l’intero Paese e per l’Unione Europea” ed è stato giudicato come “semplicemente strumentale alla dolosa intenzione di forzare con violenza e minacce un riassetto” che il gruppo ritiene non risponda più “ai propri interessi”.
Per il 27 novembre davanti al giudice Claudio Marangoni è stata fissata l’udienza sul ricorso.
Intanto il presidente del Tribunale di Milano, Roberto Bichi, invita l’azienda a non fermare gli impianti, “a non porre in essere ulteriori iniziative e condotte in ipotesi pregiudizievoli per la piena operatività e funzionalità degli impianti”.
Attualità
Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
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Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
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