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Discarica abusiva e palazzine sopra i rifiuti: partono le indagini su Monte Stallonara

ROMA Avviate le indagini geofisiche a Monte Stallonara

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Discarica abusiva e palazzine sopra i rifiuti: partono le indagini su Monte Stallonara

Avviate le indagini geofisiche a Monte Stallonara, la zona di Roma trasformata in una discarica abusiva a cielo aperto.

Sono partite le indagini geofisiche per l’esplorazione geologica del suolo a Monte Stallonara, la zona di Roma trasformata in una discarica abusiva a cielo aperto.

Lo scorso 20 agosto a Monte Stallonara, periferia sud-ovest della Capitale, è divampato un incendio di vasta portata, ma anche dopo lo spegnimento il terreno ha continuato a fumare e ad emettere forti odori per diversi giorni. Lamiere, plastica e altri rifiuti potenzialmente pericolosi sono stati rinvenuti in quella che si è scoperto essere una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto. E nel contempo è stata avanzata l’ipotesi che le nuove palazzine fossero state costruite sopra i rifiuti.

Il comitato Monte Stallonara si è fatto subito sentire, “spero di poter rimanere qui” aveva dichiarato la presidente. I primi di novembre è stata firmata una convenzione tra Roma Capitale e il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’avviamento di indagini ambientali, interventi di messa in sicurezza e bonifica delle zone all’interno del Parco di Centocelle, della vecchia discarica di Lunghezza e, appunto, di Monte Stallonara.

A seguito delle segnalazioni presentate dal comitato, sono iniziate le indagini geofisiche sul PDZ B50 Monte Stallonara, che si stanno svolgendo proprio in questi giorni, richieste due anni fa dall’allora procuratore capo Pignatone al sindaco di Roma Virginia Raggi.

Le indagini per l’esplorazione geologica del sottosuolo si stanno concentrando nelle zone di via Elmas e via Decimomannu, dove proprio negli ultimi tempi si stavano verificando i primi cedimenti strutturali.

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Scossa di magnitudo 2.7 avvertita a Velletri e a Sud di Roma

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Scossa di magnitudo 2.7 avvertita a Velletri e a Sud di Roma

Terremoto a Velletri

Terremoto a Velletri. A distanza di due ore, due scosse hanno fatto tremare il comune in provincia di Roma. Come riportato dall’INGV, i due sismi sono avvenuti alle 21.37 e alle 23.37, con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6680, 12.7930 a una profondità di 9 km.

Ripercussioni e Diffusione

Il terremoto è stato avvertito anche nelle zone a Sud della Capitale.

Aggiornamenti

(Articolo in aggiornamento)

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Serpente a Roma: rettile nascosto in un garage condominiale. Esperto: «Non catturatelo»

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Serpente a Roma: rettile nascosto in un garage condominiale. Esperto: «Non catturatelo»

Momenti di Apprensione al Tuscolano

Momenti di apprensione ieri sera in un garage condominiale al Tuscolano: un rettile si era intrufolato all’interno di una cassetta antincendio. Inutili i tentativi della polizia locale allertata dai condomini spaventati per la presenza dell’ofide. «Si è trattato di un biacco – spiega Andrea Lunerti chiamato a catturare il serpente – e con ogni probabilità alla ricerca di prede naturali».

Altri Ritrovamenti

Trovati due serpenti in un’azienda agricola fuori Roma, catturati e uccisi dai cani. La proprietaria: «Volevo salvarli, non ho fatto in tempo».

I Fatti

L’allarme è scattato ieri sera poco dopo le 22 in via Raimondo Scintu nel quadrante est della città. «Ci siamo resi conto – sottolinea l’etologo – che il biacco aveva percorso la rampa di ingresso circondata dal cemento e si è poi ritrovato incastrato nel locale senza riuscire più a trovare una via di fuga». La chiamata dell’amministratore alla centrale della polizia e la successiva identificazione del rettile.

«Non è velenoso, ma è comprensibile lo spavento quando si incontra un serpente. Non dobbiamo avere paura di entrare in garage, ma essere prudenti», raccomanda Lunerti. «La stagione è caldissima e lo sarà nei prossimi mesi. C’è un intenso movimento degli animali in cerca di cibo e pronti a riprodursi. In queste situazioni – consiglia l’esperto – bisogna contattare il numero d’emergenza e non tentare mai di uccidere un serpente. Mettere in sicurezza l’ambiente e attendere l’arrivo del personale esperto».

Liberazione del Rettile

Il biacco è stato liberato stamani presso il Rifugio del Lupo, a Morlupo.

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