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Isola della sostenibilità: al via la sesta edizione

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Isola della sostenibilità: al via la sesta edizione

Migliaia di persone coinvolte nel tour nazionale itinerante “Clima di Cambiamento” dell’edizione 2019, più di 18.000 presenze registrate nella scorsa edizione, 180 attività didattiche presentate e 65 istituti partecipanti. Questi i numeri di Isola della Sostenibilità che approda a Roma, negli spazi del Mattatoio di Testaccio (Piazza Orazio Giustiniani, 4), con un grande evento, dal 4 al 7 dicembre, per promuovere lo Sviluppo Sostenibile! Si tratta di una quattro giorni all’insegna di talk divulgativi, laboratori interattivi, attività esperienziali mirate per studenti, società civile e tecnici di settore, mostre e spettacoli scientifici per divulgare, educare e informare le nuove generazioni sullo Sviluppo Sostenibile. Tre padiglioni tematici per un percorso interattivo e immersivo: “Capire e misurare il problema” con le attività dell’Agenzia Spaziale Italiana; si potrà osservare la Terra dalla cupola della Stazione Spaziale Internazionale, all’interno dell’area “SPAZIO ITALIA”. Il simulatore di volo permetterà di capire le attività di sorveglianza e di monitoraggio ambientale dell’Aeronautica Militare. Il secondo padiglione, dedicato ad “Agire per un uso efficiente delle risorse e una società low carbon” vedrà protagonisti talk e laboratori proposti da ISPRA, SAPIENZA e ROMA TRE con attività incentrate su economia circolare, uso e utilizzo della plastica e nuove tecnologie. Il CREA proporrà invece un focus sulle metodologie di riuso di sottoprodotti agro-alimentari, per avviare nuovi processi produttivi sostenibili, dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Infine, nell’area “Prepararsi agli scenari futuri”, il CNR presenterà un laboratorio sul problema della scarsità idrica e l’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ approfondirà i rapporti che intercorrono tra salute, cambiamenti climatici e servizi eco-sistemici.

Questa 6° edizione, con il coinvolgimento di MIUR, MIT, Regione Lazio e Roma Capitale, ha l’obiettivo di approfondire le tematiche legate al Goal 13 dell’Agenda 2030 dell’ONU: “Agire per il Clima, adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.” In occasione della manifestazione Grammenos Mastrojeni, Presidente di Isola della Sostenibilità e Vicesegretario Generale dell’Unione del Mediterraneo (UfM), lancia un appello proprio ai giovani: “Amici dei Fridays, è giusto esigere che si protegga il nostro futuro: ma per farlo bene occorre conoscere e capire. Raggiungeteci a Isola della Sostenibilità, dove problemi e soluzioni li affrontiamo tutti insieme”. Lo scopo della manifestazione consiste nel trattare tematiche quanto mai attuali e coinvolgere studenti e pubblico generico sulle conseguenze del Climate Change, informarli sulle problematiche ad esso connesse, comunicare le soluzioni da adottare e orientarli a nuove opportunità lavorative. Ogni attività proposta dagli Enti di Ricerca coinvolti, le aziende e da tutti i partner nella manifestazione è incentrata su un tema specifico, con la priorità di mettere a fuoco, in maniera concreta, le problematiche più urgenti e più sentite. Partner del 2019 anche Assoutenti, che organizzerà la seconda edizione di “EXPO CONSUMATORI” con un’area tematica in cui si parlerà di legalità, tutela dei consumatori, consumerismo e solidarietà, con gli occhi puntati sempre sul tema della sostenibilità. Tra gli appuntamenti della giornata di sabato 7 novembre anche i talk del CICAP che accompagnerà ragazzi e pubblico tutto, in un viaggio tra vaccini, bufale, fantasmi e mondi sommersi! Tra le aziende Sponsor della manifestazione ACEA presenterà in un’area espositiva l’innovativo progetto AceaSmartComp  e LIDL racconterà il suo impegno su sostenibilità e la lotta allo spreco alimentare. Infine COREPLA proporrà lo spettacolo “Magicamente Plastica” per sensibilizzare i giovani sul tema in oggetto. Media Partner della manifestazione: RDS.

Cronaca

Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”

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Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”

Cicalone è tornato a colpire, e i rosiconi da tastiera possono solo mordersi le mani! Il noto youtuber, che da anni gira le periferie più dimenticate d’Italia per mostrare al mondo quello che nessuno vuole vedere, sta facendo impazzire chi lo critica stando comodamente seduto sul divano. Con i suoi video crudi e senza filtri, Cicalone porta alla luce volti, storie e persone che per troppi sono invisibili: ragazzi sfruttati, usati come pedine da chi vuole fare la morale o raccattare qualche like, ma che in realtà non ha mai messo piede in quei posti. E allora ben vengano personaggi come lui, che hanno il coraggio di accendere i riflettori su un’Italia che fa paura, ma che esiste eccome.

Cicalone dà voce agli invisibili: e i rosiconi rosicano

Cicalone non fa video per fare il figo o per raccattare visualizzazioni facili. Lui va dove gli altri non osano: nelle periferie abbandonate, tra palazzoni fatiscenti e strade che sembrano uscite da un film distopico. Qui incontra persone che la società ha dimenticato: giovani in preda all’alcol o a sostanze, spesso sfruttati da chi li usa per i propri scopi – che sia per fare propaganda politica o per sentirsi “impegnati” senza muovere un dito. Cicalone non giudica, non fa la morale: mostra e basta. E questo dà fastidio a chi preferirebbe tenere tutto sotto il tappeto. “Sta spettacolarizzando il degrado!”, strillano i rosiconi sui social. Ma la verità è che Cicalone sta facendo quello che loro non hanno il coraggio di fare: dare un volto e una voce a chi non ce l’ha.

Altro che chiacchiere: Cicalone rischia la pelle

Parlare è facile, ma provateci voi a stare faccia a faccia con questi ragazzi! Cicalone non gira con una scorta, non ha uno staff che lo protegge: va da solo, con la sua telecamera, in posti dove un litigio banale può trasformarsi in una tragedia. Ragazzi strafatti di alcol o sostanze, che in un attimo di rabbia possono diventare pericolosi, anche per motivi stupidi. “Vorrei vedere i più ardimentosi dei rosiconi qui, a fare i fenomeni davanti a un tizio che ti fissa con un coltello in mano”, si legge in uno dei commenti dei suoi fan. E come dargli torto? Cicalone rischia la pelle per mostrare una realtà che fa comodo ignorare, mentre i criticoni se ne stanno al sicuro, a pontificare dal loro salotto con l’aria condizionata.

Sfruttati e dimenticati: Cicalone accende i riflettori

Il vero scandalo non è Cicalone, ma quello che mostra. In queste periferie, le persone non sono solo invisibili: sono sfruttate. Vengono usate come simboli da chi vuole fare la vittima o da chi cerca di raccattare consensi, senza mai fare nulla di concreto per aiutarle. Cicalone, invece, non promette soluzioni miracolose: il suo obiettivo è semplice ma potente: portare attenzione su un fenomeno che tutti fingono di non vedere. E ci riesce alla grande, con video che fanno milioni di visualizzazioni e che costringono anche i più distratti a fermarsi e guardare. Ogni volto, ogni storia che racconta è un pugno nello stomaco, ma è un pugno necessario. Perché se non ci fosse lui, chi parlerebbe di questi ragazzi?

Cicalone, un eroe moderno: i rosiconi si arrangino

Mentre i rosiconi continuano a blaterare, Cicalone va avanti per la sua strada, e meno male! Non si piega alle critiche di chi lo accusa di “sensazionalismo” o di “mettere in pericolo” le persone che filma. La verità è che lui sta facendo un lavoro che nessuno ha il coraggio di fare, e lo fa con una sincerità che spiazza. I rosiconi possono continuare a rosicare, ma Cicalone non si ferma: continuerà a girare per le periferie, a mostrare l’Italia che fa paura, a dare voce a chi non ce l’ha. E se questo vi dà fastidio, cari criticoni, alzatevi dal divano e andate a fare qualcosa di utile, invece di sparare sentenze. Cicalone è un eroe moderno, e voi siete solo invidiosi. Punto.

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Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

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Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

Immaginate se il gesto fatto da Romano Prodi, azione abbastanza ignobile, di tirare i capelli a una giornalista, la quale ha tutto il diritto di fare una domanda lecita, fosse accaduto a un esponente del centrodestra.

Immaginiamo se, al posto del “Mortadella”, presidente del consiglio che ci ha affossato con l’entrata nell’Euro, oltre alle svariate privatizzazione che hanno impoverito l’Italia, al suo posto ci fossero stati il presidente del Senato Ignazio La Russa, oppure quello della camera Lorenzo Fontana, o ancora Fabio Rampelli.

Cosa sarebbe accaduto, mediaticamente parlando, se qualche esponente della destra, avesse tirato i capelli a una giornalista? Facile e anche troppo scontato: tutti i giornali del mainstream vicini all’aria progressista, avrebbero fatto dei titoli e delle considerazioni molto più severe, appellandosi al maschilismo, all’urgente bisogno di sconfiggere il patriarcato, al fatto che la violenza fascista è sempre dietro l’angolo ecc…

La mancanza di rispetto per i giornalisti non ha colore, e invece tutto tace nelle redazioni della Repubblica e al TG3.

E allora ci viene da dire dove sta il giornalismo, dove sta la libertà? La verità è che ognuno tira l’acqua al suo mulino, omettendo spesso la verità fattuale.

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