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Delitto Mollicone Minacce di morte contro carabiniere
Delitto Mollicone Minacce di morte contro carabiniere. La scritta su uno dei cavalcavia che sovrasta l’autostrada Roma-Napoli tra Cassino e Pontecorvo.
Una frase inquietante ‘Morte presto per….” e il cognome di uno degli investigatori che hanno risolto l’omicidio della diciottenne di Arce. La giovane assassinata nella caserma dei carabinieri del paese nel giugno del 2001. A segnalare la scritta con le minacce di morte contro un carabiniere di quelli che hanno risolto il caso Mollicone gli automobilisti in transito lungo le corsie dell’A1. Scritta immediatamente rimossa. Sull’episodio sta ora indagando la Procura di Cassino.
La frase, apparsa a pochi giorni dall’udienza preliminare a carico dei cinque presunti assassini di Serena, suona come una minaccia. Mercoledì 13 novembre in tribunale a Cassino il gip Salvatore Scalera dovrà decidere se rinviare a giudizio per omicidio volontario e occultamento di cadavere l’ex comandante della stazione dei Carabinieri, Franco Mottola, la moglie Anna Maria e il figlio Marco. Rischiano il processo per favoreggiamento anche due carabinieri in servizio all’epoca presso la stazione di Arce.
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