Cronaca
Nomadi pizzicate con il kit da ladre: denunciate

Roma. Polizia di Stato. Corso Trieste: due nomadi pizzicate con il kit da ladro. Una denunciata e l’altra riaffidata ai famigliari.
È stato un Ispettore di polizia libero dal servizio ad insospettirsi quando ha visto le due ragazze aggirarsi con fare sospetto lungo le strade che si intersecano con la via principale dell’elegante quartiere “Trieste”.
Lanciato l’allarme al 112 NUE, il poliziotto si è messo alle “calcagna” delle due nomadi e, intuito che stavano per mettere a segno un colpo, con l’ausilio degli agenti di una pattuglia della Polizia di Stato che nel frattempo erano giunti sul posto, ha bloccato le due esperte ladre ed insieme hanno proceduto ad un accurato controllo.
Quando i poliziotti del commissariato Vescovio, diretti da Mario Spaziani, hanno chiesto alle giovani di giustificare la loro presenza in loco, le risposte vaghe, l’insofferenza al controllo e il sospetto che le due fossero alla ricerca di case abbordabili e da svaligiare, hanno tolto ogni dubbio ai sospetti degli investigatori, e le ragazze, controllate, sono state trovate in possesso, di due grossi cacciaviti, di una chiave inglese e di due paia di forbici celate tra gli indumenti che indossavano. Inoltre, nascosta a “mo” di parastinchi sotto il fuson, indossato da una delle due, gli agenti hanno rinvenuto una lastra di plastica usata generalmente per aprire le porte degli appartamenti.
Accompagnate in ufficio, al termine degli accertamenti, per una delle due, maggiore degli anni 18 e con diversi pregiudizi di polizia a carico, è scattata la denuncia per possesso di arnesi atti allo scasso, mentre la più piccola, 15 anni appena, è stata riaffidata ai genitori.
Cronaca
Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.
Il saluto di un’icona della musica
Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.
Un legame con il passato
Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.
Il futuro della musica per Wakeman
La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.
Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
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