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Omicidio Luca Sacchi – Colpo di scena dà il via ad una nuova pista

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Omicidio Luca Sacchi – Colpo di scena dà il via ad una nuova pista

Omicidio Luca Sacchi – Colpo di scena dà il via ad una nuova pista: i dettagli.

L’omicidio Luca Sacchi sarebbe avvenuto per vendetta per una partita di droga non pagata. Si sarebbe tentato insomma di raggirare i pusher: uno sgarro inaccettabile nei giri importanti della droga.
È questa la nuova pista seguita dagli agenti della squadra mobile della Questura. Una pista nata da una novità assoluta, che potrebbe rappresentare la svolta delle indagini: i 60mila euro in contanti presenti nello zaino di Anastasia. E che hanno portato alla luce nuovi particolari: prima dell’esecuzione, sarebbe avvenuta una scorribanda per le vie dell’Appio tra i protagonisti della vicenda, con la coppietta che sarebbe stata prima speronata con la macchina e poi violentemente pestata.
Non solo: secondo gli inquirenti, la sera del delitto nel pub della Caffarella c’erano anche narcotrafficanti di spessore.
Quanto a Luca, secondo quanto starebbe emergendo dagli interrogatori, sarebbe caduto con Anastasia in una trappola tesagli da Valerio Del Grosso, esecutore materiale dell’omicidio, il suo complice Paolo Pirino ed altri due emissari del gruppo di narcotrafficanti di Tor Bella Monaca. L’omicidio sarebbe dunque avvenuto perchè alcuni componenti della comitiva della vittima avrebbero tentato di truffare gli spacciatori da cui avrebbero dovuto acquistare un importante quantitativo di droga. Nelle loro intenzioni, avrebbero dovuto prendere la droga, probabilmente cocaina, senza pagarla e darsi alla fuga.
Tale circostanza, secondo gli investigatori, sarebbe confermata dal pestaggio avvenuto qualche ora prima al parco della Caffarella in cui Sacchi rimase ferito. La mazza da baseball, recuperata in uno spartitraffico vicino le abitazioni di Del Grosso e Pirino, sarebbe stata quindi utilizzata per picchiare Luca un’ora, e non pochi attimi, prima dell’omicidio.
Luca Sacchi insomma si sarebbe trovato invischiato, suo malgrado, in un giro più grande di lui. Proprio per questo, la Procura sta vagliando anche la posizione di Anastasiya. Starà ora a lei, a Giovanni Princi (ex compagno di classe di Luca, noto alle forze dell’ordine per spaccio) e Simone Piromalli (un testimone oculare), chiarire la versione dei fatti. E cambiare tutto lo scenario.

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