ROMA La libreria Pecora Elettrica non riaprirà più

ROMA La libreria Pecora Elettrica non riaprirà più, questo quanto affermano i due proprietari Danilo Ruggeri e Alessandra Artusi.

La Pecora Elettrica non riaprirà più. Ilaria Facci, fotografa romana di 37 anni, invitata al suicidio per aver aperto una raccolta fondi a favore della Pecora Elettrica, la libreria bruciata per la seconda volta a Centocelle. La Facci vive a Londra: «Appena ho saputo la notizia ho deciso di dare una mano ma subito mi sono arrivati messaggi pieni di insulti». Tra i più gravi ci sono quelli sulla piattaforma di raccolta Go Found Me: “Buttati in un fiume, è meglio”. E ancora: “Se hanno bruciato la libreria ci sarà un motivo no? Chiudi la raccolta”.

Lei però non ha nessuna intenzione di fermarsi: “La cultura è l’unica possibilità che abbiamo e io so per esperienza che ci sono libri che ti cambiano la vita, pagina dopo pagina”. L’amore per la cultura e per i diritti umani l’hanno spinta ad aiutare i proprietari dell’attività che però non hanno intenzione di riaprire. “In questo caso le donazioni torneranno da dove sono venute”, spiega la Facci, accusata anche di aver aperto una raccolta fondi fasulla visto che non è stata lanciata direttamente dalla Pecora Elettrica. Nulla però può fermare questa giovane donna. A due anni ha perso l’occhio sinistro a causa di un tumore ma ha saputo trasformare la sua sofferenza in arte, attraverso la macchina fotografica.

Quando ha visto che un presidio culturale era stato dato alle fiamme ha voluto “trasformare l’odio in solidarietà e impegno collettivo. Anche perché Ilaria è preoccupata per la situazione politica e sociale di una città che mi sembra abbandonata. Stiamo vivendo le conseguenze della poca attenzione data alla cultura che invece aiuta a diventare empatici verso le minoranze e chi è discriminato”. Valori, come rispetto per i diritti umani e antifascismo, che Facci condivide con Danilo e Alessandra: “La raccolta è arrivata a oltre 8.000 euro e so già che mi arriveranno altri insulti. Non importa, per un luogo che custodisce libri sopporto questo e altro”.

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