Attualità
ITALIA Ponte Morandi: Atlantia e Aspi sapevano del rischio crollo
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ITALIA Genova Ponte Morandi: Atlantia e Aspi sapevano del rischio crollo. Ad affermarlo è il quotidiano La Repubblica.
Secondo indiscrezioni trapelate dalle indagini in corso sul crollo del viadotto Polcevera, dove persero la vita 43 persone, i vertici di Aspi (Autostrada per l’Italia) e quelli di Atlantia sapevano del rischio crollo del Ponte Morandi. Tra i documenti sequestrati dalla Guardia di Finanza alle due società ci sarebbero documenti di programmazione del rischio che nel periodo 2014-2016 segnalavano il ‘rischio crollo’ per il ponte Morandi. Negli stessi documenti del 2017 la classificazione sarebbe diventata ‘perdita di stabilità’.
Risulta ovvia la differenza fra le due classificazioni. Nel primo caso si trattava di bloccare il traffico sul viadotto, nel secondo non si richiedevano interventi altrettanto drastici e urgenti. Sta di fatto che i Cda di Atlantia e Aspi erano al corrente dei report edulcorati per evitare complessi e costosi interventi strutturali. Qualcosa del genere si era già visto nel gennaio scorso quando i rapporti sullo stato di salute di ponti e viadotti gestiti da Aspi si erano rivelati sottostimati. E questo già aveva portato ai primi arresti.
Nella nuova vicenda le responsabilità potrebbero coinvolgere il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nelle riunioni del Cda di Aspi infatti partecipa un rappresentate dello stesso MIT che ha il compito di riportare le sintesi al ministero. Tanto che tra i 73 indagati dalla Procura di Genova ci sono anche rappresentanti del MIT. Le indagini che riguardano questi ultimi sono relative alle ultime fasi della manutenzione, al momento del rinforzo degli stralli del Polcevera, ipotizzando ritardi nell’approvazione dei progetti da parte del comitato tecnico del ministero stesso. Tuttavia i nuovi documenti potrebbero ampliare la portata del coinvolgimento ministeriale.
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Attualità
Stadio della Roma a Pietralata: confusione su viabilità e ponti, cresce il dubbio sulla “pubblica utilità”
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Fiducia per il nuovo stadio
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso ottimismo riguardo all’apertura dello stadio di Pietralata, prevista per il 2028. Tuttavia, persistono diverse problematiche da affrontare.
Problemi di collegamento
Durante una recente Commissione Trasparenza del Municipio II, sono emersi dubbi riguardo ai collegamenti ciclopedonali che dovrebbero servire l’impianto sportivo. Questi problemi di accessibilità possono influire sulla fruibilità dello stadio una volta completato.
Necessità di soluzioni
Il Sindaco Gualtieri dovrà lavorare per garantire che gli aspetti logistici siano adeguatamente risolti, affinché i cittadini possano raggiungere facilmente lo stadio. La questione dei collegamenti è fondamentale per il successo e l’integrazione dello stadio nel tessuto urbano di Roma.
Stadio della Roma a Pietralata: pasticcio su ponti e viabilità, i dubbi sulla “pubblica utilità”
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha detto di essere fiducioso sull’apertura dello stadio di Pietralata nel 2028. Ma continuano ad emergere problemi: l’ultimo, sollevato nel corso di una Commissione Trasparenza del Municipio II, riguarda i collegamenti ciclopedonali con l’impianto sportivo.
Attualità
Incidente a Latina: fidanzato di Clarissa Trombin, morta a 20 anni, a processo per omicidio stradale.
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Incidente Stradale
L’automobilista di 26 anni coinvolto nell’incidente in cui è morta Clarissa Trombin è stato rinviato a giudizio per omicidio stradale. L’incidente è avvenuto mentre il giovane risultava positivo al test per l’alcol.
Conseguenze Legali
Il rinvio a giudizio rappresenta un passaggio cruciale nel processo legale contro l’automobilista, che è accusato di aver causato la morte della giovane passeggera a causa della sua guida sotto l’effetto di alcol. Questo caso evidenzia i rischi associati alla guida in stato di ebbrezza e le implicazioni legali per coloro che causano incidenti mortali.
Profilo della Vittima
Clarissa Trombin, giovane vittima dell’incidente, ha suscitato grande attenzione mediatica, ponendo l’accento sulla necessità di una maggiore responsabilità nella guida e sull’importanza della prevenzione degli incidenti stradali. La comunità locale è scossa dall’evento e molti chiedono misure più severe per contrastare la guida in stato di ebbrezza.
Clarissa Trombin morta a 20 anni in un incidente a Latina, il fidanzato a processo per omicidio stradale
L’automobilista 26enne dell’auto in cui è morta Clarissa Trombin è stato rinviato a giudizio per omicidio stradale. Quando c’è stato l’incidente era positivo all’alcol test.
Clarissa Trombin
È stato rinviato a giudizio per omicidio stradale…
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