Cronaca
ROMA FLEMING Preso ladro seriale scassinatore specializzato
ROMA FLEMING Preso ladro seriale scassinatore specializzato.
ROMA FLEMING Preso ladro seriale scassinatore specializzato. Gli agenti di Polizia, sulle sue tracce già da qualche giorno, lo hanno preso in trappola ieri mattina. Si tratta di un pregiudicato italiano di 54 anni, specializzato in furti in appartamento. Al momento del fermo, si trovava al quarto piano di un immobile di via Bevagna. Gli agenti lo hanno pizzicato proprio mentre stava scassinando la serratura di un appartamento di un commercialista.
Residente al Quartacciolo, l’uomo è un vero specialista nel riuscire ad aprire qualunque tipo di serratura. Proprio come in un film, come dimostra l’attrezzatura che i poliziotti gli hanno trovato addosso. Tra essi, alcuni strumenti per ricreare una serratura in tempo reale e altri grimaldelli, con cui riusciva ad aprire le porte senza neanche lasciare un’effrazione.
Gli agenti del commissariato Ponte Milvio si erano mossi sulle sue tracce dopo le numerose denunce di furti in appartamento ricevute negli ultimi tempi. A insospettire i militari il fatto che in tutte i ladri non avevano lasciato tracce di scasso. Così hanno fatto scattare dei controlli mirati in strada. Ieri mattina, gli investigatori hanno riconosciuto il ladro, già noto alle forze dell’ordine, e l’hanno seguito fino a coglierlo in flagranza. Catturarlo non è stato però semplice. Accortosi di essere seguito, il malvivente si è infatti messo a correre per le scale ed è entrato in uno studio medico privato.
Gli agenti lo hanno sorpreso nascosto in una vasca da bagno. Quando è stato preso, l’uomo non ha opposto resistenza. È stato portato in commissariato e qui perquisito. I poliziotti hanno così trovato il prezioso materiale da scasso che è stato sequestrato. Secondo gli investigatori, ci sarebbe lui anche dietro altri furti nel quartiere Fleming e per questo ci sono accertamenti in corso.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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