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ROMA Pignatone sulle mafie: “Condizionano la città, le prove ci sono”

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ROMA Pignatone sulle mafie: “Condizionano la città, le prove ci sono”

ROMA Pignatone sulle mafie ribadisce le parole rilasciate nei giorni scorsi a ‘La Stampa’ e rincara la dose.

ROMA Pignatone sulle mafie parla per la prima volta dopo la sentenza della Cassazione su ‘Mondo di Mezzo’. “Roma non è una città mafiosa, – dice a ‘La Stampa’ – ma è una città in cui operano più associazioni mafiose“. “Lo abbiamo detto in ogni occasione nei sette anni in cui sono stato il titolare della Procura. – sottolinea il magistrato – Roma non è una città mafiosa perchè, a differenza di Palermo, Reggio Calabria e, in modo diverso, di Napoli, non vede la presenza egemone di una delle mafie tradizionali ma vi sono, come affermano le sentenze di numerosi giudici e della stessa Cassazione, diverse associazioni per delinquere di tipo mafioso e numerosi gruppi di soggetti che operano con metodo mafioso“.

Alcuni di questi sodalizi criminali – spiega Pignatone – sono formati da siciliani, calabresi, campani. Altri, invece, da romani, da soggetti provenienti da altre regioni o da stranieri, ma non sono, nei loro ambiti, meno temibili di quelli ‘tradizionali’. Basta chiedere agli abitanti di Ostia o delle altre zone della Capitale o del Lazio che ne subiscono la forza intimidatrice“.

Secondo il codice penale – ricorda poi – per integrare un’associazione mafiosa bastano tre persone e l’uso del metodo mafioso, cioè la disponibilità della violenza e la capacità di usarla, cosi’ da determinare assoggettamento e omertà per il raggiungimento dei fini indicati dalla legge, che possono essere anche di per sè leciti, ma che diventano illeciti se perseguiti con la forza di intimidazione che deriva dal vincolo associativo. Non sono invece necessari il controllo del territorio nè il ricorso continuo a forme eclatanti di violenza. Per il diritto penale, quindi, non ha senso affermare, come e’ stato invece fatto in questi anni per criticare il nostro operato, che non c’è mafia se non ci sono omicidi, attentati, uso di bombe e raffiche di kalashnikov“.

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