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BANCA ETRURIA Il padre di Maria Elena Boschi a processo per bancarotta colposa

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BANCA ETRURIA Il padre di Maria Elena Boschi a processo per bancarotta colposa

La procura di Arezzo ha esercitato la citazione diretta a giudizio per il reato di bancarotta colposa a carico di 14 imputati. Tutti ex dirigenti e membri dell’ultimo cda di Banca Etruria. Tra questi Pierluigi Boschi, padre dell’ex ministro Maria Elena, che nella vicenda Banca Etruria per la prima volta finirebbe a processo.

Il padre di Maria Elena Boschi a processo per bancarotta colposa per Banca Etruria. Il filone riguarda le consulenze per dare un partner alla banca, ma tali da causare il crac. Ed è una costola autonoma del maxi-processo per bancarotta già in corso con altri 25 imputati. Tra le consulenze contestate dalla procura i 4 milioni di euro pagati per incarichi affidati a grandi società (Mediobanca e Bain) e importanti studi legali (Grande Stevens a Torino e Zoppini a Roma). Secondo la procura di Arezzo i membri del cda e i dirigenti non avrebbero vigilato sulla redazione di consulenze. Consulenze che in procura ritengono in gran parte inutili e ripetitive, tali da contribuire all’aggravamento del dissesto dell’istituto.

Su questo filone risultavano 17 indagati. Ai 14 per cui la procura ha esercitato la citazione diretta a giudizio si aggiungono l’ex presidente Lorenzo Rosi, l’ex direttore generale Luca Bronchi e l’ex vicepresidente Alfredo Berni. Questi, già coinvolti nel processo per bancarotta fraudolenta in corso (Rosi imputato, Bronchi e Berni condannati in rito abbreviato in coda all’udienza preliminare). La procura non li ha citati essendo già a processo anche per gli stessi fatti.

Per la bancarotta fraudolenta per la mancata fusione con la Popolare di Vicenza la posizione di Boschi e di altri quattro ex vertici (Fabio Lombardo, l’ultimo presidente della Bpel prima del commissariamento, Lorenzo Rosi, l’ex vice presidente Alfredo Berni, l’ex presidente Giuseppe Fornasari e l’ex direttore generale Luca Bronchi) era archiviata dallo scorso ottobre. Sul mancato accordo con l’istituto veneto il processo era stato scongiurato. Il padre della Boschi nella sua qualità di consigliere e poi di ultimo vicepresidente di Bpel non figurava tra i 25 imputati del maxi processo per il crac della banca.

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