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CORSO FRANCIA Sotto i riflettori finisce la sicurezza stradale
ROMA Dopo il tragico incidente avvenuto a Corso Francia sotto i riflettori finisce la sicurezza stradale.
Corso Francia: sotto i riflettori la sicurezza stradale. La via dove hanno perso la vita le due sedicenni viene descritta così dai frequentatori: “Una strada in cui di notte tutti corrono può diventare pericolosa”. Sul luogo dell’impatto dove hanno perso la vita le giovani si accumulano mazzi di fiori. Un loro amico rivela: “Ieri tornavano a casa dopo aver passato la serata in giro. Qui a Corso Francia corrono tutti e spesso passano col semaforo rosso”.
Anche Alessio Ottaviano, manager del ristorante T-Bone Station, racconta: “Poco dopo la mezzanotte abbiamo sentito un grande frastuono e come me sono usciti anche alcuni clienti dal locale. Pensavamo a un tamponamento, poi abbiamo visto le due ragazze per terra. Sulle dinamiche non possiamo dire nulla. Non ho visto. Questa è una strada larga, dritta, dove di notte tutti corrono e che per questo può diventare pericolosa. Bisognerebbe fare qualcosa per obbligare la gente a mantenere una velocità adeguata”.
Durissimo Carlo Rienzi (Codacons): “Roma è una vera e propria ‘giungla stradale’ dove regna oramai l’anarchia. Il rispetto delle regole del Codice della strada è sempre più un miraggio. A dirlo sono i numeri ufficiali su incidenti, morti e feriti, registrati sulle strade della capitale. Il 2018 si è chiuso con un bilancio tragico di 143 morti, di cui oltre un terzo (57) sono proprio pedoni. Non va meglio nel 2019: solo nei primi 11 mesi dell’anno, e solo nell’area urbana della città (escluso Gra e zone oltre il Gra), gli incidenti sono stati 27.000 con 111 vittime e 12.568 feriti”. Secondo l’associazione dei consumatori l’elevata incidentalità è “determinata da un lato dall’assenza di controlli da parte delle forze dell’ordine, dall’altro dal peggioramento delle condizioni dell’asfalto e dalla segnaletica inadeguata”.
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