Politica
Il ministro dell’Istruzione Fioramonti si è dimesso
GOVERNO Il ministro della Pubblica Istruzione, Lorenzo Fioramonti, si è dimesso ieri con una lettera al premier Giuseppe Conte in cui lamenta l’insufficienza dei fondi per la scuola previsti nella manovra di bilancio. Fin dal suo insediamento il ministro aveva annunciato che per la scuola servivano almeno 3 miliardi di euro e che se non fossero arrivati se ne sarebbe andato.
Non avendo ricevuto i fondi da lui richiesti Fioramonti si è dimesso. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri gli aveva risposto: “Nella manovra abbiamo stanziato 2 miliardi per la scuola. Avremmo voluto fare di più ma lo faremo nella prossima manovra”.
Il malessere del ministro non è una novità. La novità è invece nella formazione di un gruppo di parlamentari che abbandonano i Cinque Stelle e si costituiscono in gruppo autonomo filo-Conte. Può diventare l’embrione di un nuovo soggetto politico che potrebbe preparare una lista del Presidente del Consiglio alle prossime elezioni. In questo quadro si inserisce l’investitura di Giuseppe Conte come leader del centrosinistra recentemente e sorprendentemente annunciata dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti che ha suscitato non pochi dissensi nelle file del suo partito.
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