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La figlia di Bruce Lee fa causa a una catena di fast food
Shannon Lee, figlia dell’indimenticato Bruce, tramite una compagnia da lei gestita ha avviato una causa contro una catena di fast food cinese, rea di aver utilizzato una presunta immagine del padre per 15 anni senza autorizzazione. “Siamo stupiti che dopo molti anni ci venga contestato tutto questo. Stiamo studiando attivamente il caso e ci stiamo preparando a rispondere”, ha dichiarato la società in un comunicato. Stando al portale web cinese Sina.com, Shannon Lee avrebbe chiesto alla catena di fast food di interrompere con effetto immediato l’utilizzo dell’immagine di suo padre e un risarcimento di 210 milioni di yuan (30 milioni di dollari). La catena di ristoranti con base a Guangzhou, conosciuta come Real Kung Fu, è stata fondata nel 1990. Dal 2004 il logo dell’azienda ha riportato l’immagine di un uomo dai capelli scuri in una posa di kung fu riconducibile a Bruce Lee. Il fondatore della catena ha dichiarato di avere oltre 600 negozi in tutto il paese con un valore patrimoniale totale, secondo i media cinesi, stimabile in oltre cinque miliardi di yuan. Lo scorso anno la catena accusata dalla figlia di Bruce Lee si è classificata tra le prime 10 aziende di fast food in Cina in una lista pubblicata dalla China Cuisine Association. La società Bruce Lee Enterprises di Los Angeles si occupa del merchandising e delle licenze dell’immagine di Bruce Lee e mira a “mantenere viva l’energia dell’artista marziale”, spiega il sito web ufficiale della compagnia. Shannon Lee, che ha rilevato l’azienda dalla madre, è coinvolta nella conservazione dell’eredità di suo padre da circa due decenni.