Attualità
L’elemosiniere del Papa: “Apriamo le nostre case ai profughi”

“L’impegno deve partire da noi stessi come ha fatto il Santo Padre, poi dai cardinali, dai vescovi: apriamo le nostre case, i nostri spazi, case religiose, conventi, parrocchie. I soldi li abbiamo. Il Santo Padre vuole la Chiesa povera: ecco, la possibilità di essere veramente poveri esiste. Quando dividiamo noi stessi diventiamo veramente ricchi e tutto torna di nuovo. Il Papa è colui che mette i ponti e oggi abbiamo messo questo primo ponte con il corridoio umanitario, ed è totalmente evangelico. Ringrazio il Governo italiano che ha permesso di realizzare il corridoio e quello greco, che ha lavorato per superare tutti i problemi burocratici e pagato tutti i biglietti aerei dei rifugiati. Nei campi dell’isola di Lesbo ho visto situazioni terribili: 15mila persone in uno spazio stretto e senza luce. Certo, il Governo greco fa tutto il possibile ma non sono preparati. Lesbo è una piccola isola e le persone sono numerose. Svuotare questi campi, che il Papa ha chiamato ‘campi di concentramento’, significa aiutare anche il popolo greco e i profughi che si trovano lì. Nelle condizioni attuali a Lesbo si ferma la speranza. Con la gente di buona volontà possiamo moltiplicare i corridoi e questo sarà il nostro miracolo. L’Avvento ci dice: “Svegliatevi”: questo primo corridoio vuol dire allora a tutti noi: “Svegliatevi!”. Ci ha dato l’esempio il nuovo cardinale di Lussemburgo: due settimane fa ha portato due persone da Lesbo a carico suo: ha diviso con loro lo spazio della casa e vivono insieme” ha chiosato presso l’aeroporto di Fiumicino l’Elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Kraiewski, giunto in Italia con 33 profughi grazie al primo corridoio umanitario dall’isola greca di Lesbo.
Attualità
Pazzo 54enne tenta suicidio da ponte Sublicio a Pasquetta: vigili urbani intervengono per salvarlo

#SalvataggioSullOrloDelVuoto: Immagina un istante di terrore trasformato in un eroico intervento, proprio quando meno te lo aspetti!
In una giornata di festa come Pasquetta, Roma è stata teatro di un drammatico evento che ha catturato l’attenzione di tutti: un uomo di 54 anni ha tentato di gettarsi dal Ponte Sublicio, ma l’intervento tempestivo dei vigili urbani ha cambiato il corso della storia. Scopri come un semplice giro di pattuglia si è trasformato in un atto di coraggio che ha salvato una vita, lasciando la città a chiedersi cosa nascondeva quel gesto disperato.
Il momento del salvataggio
I vigili urbani, sempre vigili sulle strade della Capitale, hanno notato l’uomo in bilico sul ponte e sono intervenuti con rapidità e professionalità. In pochi secondi, hanno evitato il peggio, dimostrando come l’addestramento e l’istinto possano fare la differenza in situazioni estreme. Non crederai a quanto sia stato vicino al disastro!
Le reazioni della comunità
La notizia si è diffusa rapidamente, suscitando un’onda di solidarietà e ammirazione sui social. Molti romani hanno condiviso storie simili, evidenziando come piccoli gesti possano prevenire tragedie. “È stato un miracolo”, ha commentato un testimone oculare, riflettendo il senso di sollievo collettivo che ha invaso la città.
Attualità
Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

#SalvataggioSullaRiva Hai mai immaginato cosa succede quando una tranquilla giornata a Roma si trasforma in un thriller mozzafiato? Proprio sul fiume Tevere, una donna ha vissuto un momento di puro terrore, rischiando di affogare in acque gelide e impetuose, ma i coraggiosi vigili del fuoco l’hanno salvata in extremis!
Immagina la scena: una passeggiata lungo il Tevere che improvvisamente vira verso il dramma. La donna è scivolata e finita in acqua, lottando contro la corrente in un momento che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i testimoni. “I vigili del fuoco sono intervenuti con rapidità”, come riportato dai presenti, trasformando un potenziale disastro in una storia di eroismo.
Il Momento del Pericolo
In un batter d’occhio, la situazione è precipitata. La donna, forse distratta o sfortunata, è caduta nel fiume, affrontando correnti imprevedibili che hanno reso il salvataggio una vera sfida. Chi l’ha vista racconta di un’angoscia palpabile, con secondi che sembravano ore.
L’Intervento Eroico
I vigili del fuoco, sempre pronti all’azione, hanno sfoderato il loro addestramento d’élite. Con barche e attrezzature specializzate, hanno raggiunto la donna in tempo record, dimostrando ancora una volta perché sono i veri eroi della città. Non crederai a quanto sia stato vicino il pericolo!
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