Primo Piano
Il pentito dei Casamonica: “Mi volevano sciogliere nell’acido”
“Il primo dei Casamonica che ho conosciuto è stato Massimiliano che era sposato con un’amica della mia ex compagna. In quel periodo ero in difficoltà e mi servivano soldi perché una persona era scappata con la droga”. A dirlo è Massimiliano Fazzari, il pentito collaboratore di giustizia, sentito in videoconferenza per il maxiprocesso al clan dei Casamonica.
Oltre 40 le persone imputate con accuse per associazione mafiosa dedita al traffico e allo spaccio di droga, all’estorsione, l’usura e detenzione illegale di armi. Al processo si è arrivati dopo l’indagine ‘Gramigna’, coordinata dal procuratore Michele Prestipino e dal pm Giovanni Musarò, che ha colpito il clan della Romanina, periferia della Capitale. Il pentito ha raccontato: “Ho vissuto per un periodo in vicolo di Porta Furba dove vivono gli altri Casamonica. Mentre Massimiliano era in carcere, girava la voce che la moglie Debora Cerreoni lo tradisse.
Liliana Casamonica venne da me e mi chiese se sapevo qualcosa, arrivando a minacciarmi di squagliarmi nell’acido se non avessi raccontato ciò che sapevo. Allora ho costretto la mia ex compagna a registrare un incontro con Debora perché aveva paura di quello che ci potevano fare. Poi la consegnai la registrazione di quell’incontro a Liliana che aggredì Debora e la portò in un appartamento”. Fazzari, nel corso dell’udienza, ha inoltre ricordato i suoi legami con la ‘ndrangheta.
SEGUICI SU TWITTER