Politica
Renzi minaccia il Governo: “Non vorrei arrivare al voto ma se costretto”
Il leader di Italia Viva Matteo Renzi minaccia il Governo in carica.
Renzi minaccia il Governo: “Ieri ho detto che c’è il 50% di possibilità di andare avanti e il 50% di andare al voto. Io non vorrei andare a votare ma se ci costringono lo faremo. È un peccato ma dobbiamo prenderne atto. Questa partita è in mano al governo, a Conte e alle forze di maggioranza. Non ho nessun tipo di paura, ci mancherebbe. Ieri ho detto di dare il 50% di possibilità al parlamento di rimanere in piedi, un mese fa lo davo al 99%. Se rimane in piedi ha la possibilità di eleggere un presidente della Repubblica non antieuropeista, e per me questo è un passaggio importante”.
All’ipotesi di Renzi aveva replicato il premier Giuseppe Conte definendolo “un pessimista cosmico” e ribadendo la tenuta dell’esecutivo: “State tranquilli, andiamo avanti, abbiamo tante cose da fare”.
La tassa sulla plastica: “È una follia perché mette a rischio posti di lavoro. E lo stesso la sugar tax”. Sugli scontri nella maggioranza e sulla manovra: “Volevano mettere l’aumento dell’IVA, deciso da Salvini e Di Maio e l’abbiamo bloccato. Abbiamo ridotto ogni tipo di aumento di pressione fiscale sui cellulari e sul gasolio. Mancano le ultime cifre, qualche centinaio di milioni di euro, sulle tasse sulla plastica e su quella sullo zucchero. Sono tasse che funzionano dal punto di vista mediatico ma io sono contrario, non le metterei. Voglio combattere l’inquinamento da plastica ma per farlo devi investire sull’economia circolare, riciclare e riusare la plastica, non massacrare le aziende della plastica. Perché se no impedisci la trasformazione da old economy a new economy”.
Sui tanti cantieri in programma: “Si possono sbloccare 120 miliardi di cantieri? Il punto è questo, il resto sono chiacchiere”. Su un possibile dialogo con Salvini sullo sblocco dei cantieri dice: “Sui cantieri anche Conte e Salvini si devono parlare. E anche Di Maio deve capire che se si porta l’alta velocità al sud è un bene per tutti. Se si sistemano scuole, porti, aeroporti è un bene per tutti. Penso che il Ministro Patuanelli non ne possa più di ricevere situazioni di crisi ma credo che abbia voglia di costruire occasioni di crescita. Spero che sui cantieri tutti, Berlusconi, Salvini e Meloni appoggino il governo. Bisogna vedere se il governo avrà la forza per fare questo processo di sblocco dei cantieri. Noi saremo dalla parte del governo per sbloccarli”.
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