Attualità
RIFIUTI CIVITAVECCHIA Il sindaco Tedesco: “Di Zingaretti e della Raggi non mi fido”
RIFIUTI CIVITAVECCHIA Il sindaco Tedesco: “Di Zingaretti e della Raggi non mi fido”

Le dichirazioni del sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco a conclusione del consiglio straordinario sui rifiuti tenutosi oggi a Roma.
RIFIUTI CIVITAVECCHIA Il sindaco Tedesco: “Di Zingaretti e della Raggi non mi fido”. Quaranta sindaci e assessori comunali dell’hinterland di Roma si sono presentati nella giornata odierna in Campidoglio per partecipare al consiglio straordinario sui rifiuti e, tra loro, era presente anche il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco che al termine della seduta si è espresso in merito all’argomento.
“Oggi insieme ad altri 40 sindaci del Lazio, abbiamo presenziato al consiglio comunale capitolino straordinario sul tema dei rifiuti per dire che i territori sono pronti all’autosufficienza e alla piena responsabilità.”
“La solidarietà tra i territori della provincia è la migliore risposta ai vuoti proclami della Sindaca Raggi che nel suo intervento ha ancora una volta mostrato una mancanza di idee e visione, che ci spinge sempre di più a riflettere sugli assetti istituzionali del territorio, a partire dalla nostra appartenenza alla Città Metropolitana”, ha affermato il primo cittadino di Civitavecchia, assicurando che “moltiplicheremo gli sforzi per garantire ai nostri cittadini l’autosufficienza in materia di rifiuti ed evitare in futuro casi come quelli delle ultime settimane”
“Comunque manteniamo la guardia alta, di Zingaretti e della Raggi non mi fido, giocano a fare lo scaricabarile sulla nostra pelle”, ha concluso il sindaco Tedesco.
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

#RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.
Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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