Cronaca
ROMA Caso Desirée, parte il processo
La prima udienza della terza Corte d’Assise di Roma sul processo per l’omicidio di Desirée Mariottini. L’imputato Yussef Salia si dichiara non responsabile.
Questa mattina la prima udienza della terza Corte d’Assise di Roma sul processo per l’omicidio di Desirée Mariottini. L’imputato Yussef Salia si dichiara non responsabile.
ROMA Caso Desirée, parte il processo. Questa mattina si è tenuta la prima udienza della terza Corte d’Assise di Roma sul processo per l’omicidio di Desirée Mariottini, la sedicenne drogata e stuprata poi trovata morta in uno stabile abbandonato in via dei Lucani a San Lorenzo.
Nell’aula bunker di Rebibbia, erano presenti anche la mamma e la zia della vittima. Si è costituito parte civile, insieme al Comune di Roma e la Regione Lazio, anche Telefono Rosa e le associazioni ‘Insieme con Marianna’ e ‘Don’t worry – Noi possiamo Onlus’.
Yussef Salia, imputato nel processo per la morte di Desirée, si è dichiarato non responsabile della morte della ragazza e ha chiesto perdono alla famiglia: “Non sono responsabile della morte di questa ragazza, chiedo perdono e scusa alla madre e alla famiglia e rispetto il loro dolore”.
L’uomo è accusato con Alinno Chima, Mamadou Gara e Brian Minthe di omicidio volontario, violenza sessuale aggravata e cessione di stupefacenti a minori. Yussef ha inoltre annunciato nel corso dell’udienza che ritirerà la denuncia presentata contro i genitori di Desirée per omessa vigilanza sulla ragazza.