Attualità
ROMA Raggi: “Amministrare significa anche prendere decisioni impopolari”
Il Sindaco di Roma Virginia Raggi risponde alle polemiche scaturite a seguito della sua decisione di chiudere le scuole a causa del maltempo.

Il Sindaco di Roma Virginia Raggi risponde alle polemiche scaturite a seguito della sua decisione di chiudere le scuole a causa del maltempo.
ROMA Raggi: “Amministrare significa anche prendere decisioni impopolari”. In un lungo post pubblicato sui social, il sindaco di Roma Virginia Raggi ha deciso di rispondere alle polemiche scaturite a seguito della decisione di chiudere le scuole per prevenire danni e pericoli causati dal maltempo.
“Amministrare significa avere il coraggio di prendere anche decisioni giuste impopolari, come chiudere le scuole quando c’è il rischio, attestato dai bollettini meteo della Protezione Civile, di una burrasca di vento che mette a repentaglio la sicurezza degli studenti” ha esordito la Raggi, scrivendo che una “vita umana vale più delle polemiche di qualche aspirante politico”.
Il sindaco ha spiegato di essersi consultata con il personale specializzato prima di prendere una decisione: “non ho mai pensato di fare le previsioni del tempo: ho semplicemente convocato il Centro Operativo Comunale, composto da tecnici specializzati con i quali ho letto i bollettini ufficiali e le previsioni meteo diramate per la giornata di oggi. Di fronte ad una allerta con venti previsti oltre i 100 km orari la scelta più giusta è evitare rischi alle persone. E così ho agito”.
La Raggi ha poi concluso affermando che le segnalazioni arrivate “da Roma e da tutta la provincia raccontano disagi ingenti: ringhiere divelte; alberi sradicati. Addirittura la cupola dell’Auditorium Parco della Musica nella zona nord della città è stata squarciata a causa delle forti raffiche. Altro che ‘solo una pioggerella’…”
Attualità
Giubileo dei Giovani: Roma tra fede, turismo e incassi da record

Il Giubileo dei Giovani ha portato a Roma migliaia di ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte del mondo.
Oltre al forte significato religioso e spirituale, questa manifestazione ha avuto importanti ricadute economiche e organizzative per la città, in particolare nel centro storico. Bar e ristoranti del centro hanno vissuto giorni di intenso afflusso, con tavoli sempre occupati e lunghe code all’ingresso.
Piazza Navona, via del Corso, Trastevere e l’area attorno al Vaticano sono diventate veri e propri punti nevralgici del Giubileo, con locali pieni fin dalle prime ore del mattino fino a tarda sera. I titolari di bar e ristoranti hanno segnalato un aumento medio degli incassi tra il 30% e il 50% rispetto al solito, grazie alla presenza di giovani pellegrini, delle famiglie e dei turisti attratti dall’atmosfera dell’evento.
Accanto all’aspetto economico non è mancato uno sforzo importante sul fronte della mobilità. L’ATAC, l’azienda dei trasporti pubblici di Roma, ha messo in campo un piano straordinario per agevolare gli spostamenti dei pellegrini, rafforzando le linee più frequentate come la 40, la 64 e la 46, che collegano le stazioni ferroviarie e il centro con il Vaticano. Anche le metropolitane hanno visto un aumento della frequenza, specialmente nelle ore di punta e in occasione degli eventi principali. Il Giubileo dei Giovani ha dimostrato che un evento ben pianificato può portare benefici concreti a tutta la città: spirituali per i partecipanti, economici per le attività locali, e organizzativi per il miglioramento dei servizi pubblici. Un’ occasione che Roma ha saputo cogliere, unendo accoglienza, fede e sviluppo.
Attualità
Schiuma e liquami in mare a Santa Marinella. La denuncia dell’associazione

Giornata da dimenticare per un gruppo di bagnanti di Santa Marinella (Roma). Questa mattina nel tratto di spiaggia che costeggia l’Aurelia all’altezza dell’ingresso Sud della cittadina balneare si è verificato un episodio che ha destato preoccupazione. Parte della
superficie del mare è stata ricoperta da liquami e schiuma biancastra.
“Abbiamo ricevuto la segnalazione di un gruppo di bagnanti – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, molto preoccupati per l’accaduto. Per timore che schiuma e liquami potessero essere pericolosi per la salute e che potessero provocare anche un danno a livello ambientale, hanno deciso di rivolgersi alla Guardia Costiera. Sono intervenuti dopo circa 45 minuti dalla chiamata, hanno controllato
quanto segnalato ed hanno archiviato la questione come un fenomeno naturale. Tutto normale, nessun sversamento e niente liquami in mare. Le verifiche non hanno convito i bagnanti, alcuni hanno deciso di non entrare in acqua per paura. Stiamo valutando di
presentare un esposto alla Procura per fare piena luce su questo episodio. È bene verificare casi del genere, segnalandoli alle autorità competenti, affinché venga individuata la natura delle sostanze in acqua, risalendo alle cause dello sversamento”.
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