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ROMA Raggi: “Amministrare significa anche prendere decisioni impopolari”

Il Sindaco di Roma Virginia Raggi risponde alle polemiche scaturite a seguito della sua decisione di chiudere le scuole a causa del maltempo.

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ROMA Raggi: “Amministrare significa anche prendere decisioni impopolari”

Il Sindaco di Roma Virginia Raggi risponde alle polemiche scaturite a seguito della sua decisione di chiudere le scuole a causa del maltempo.

ROMA Raggi: “Amministrare significa anche prendere decisioni impopolari”. In un lungo post pubblicato sui social, il sindaco di Roma Virginia Raggi ha deciso di rispondere alle polemiche scaturite a seguito della decisione di chiudere le scuole per prevenire danni e pericoli causati dal maltempo.

“Amministrare significa avere il coraggio di prendere anche decisioni giuste impopolari, come chiudere le scuole quando c’è il rischio, attestato dai bollettini meteo della Protezione Civile, di una burrasca di vento che mette a repentaglio la sicurezza degli studenti” ha esordito la Raggi, scrivendo che una “vita umana vale più delle polemiche di qualche aspirante politico”.

Il sindaco ha spiegato di essersi consultata con il personale specializzato prima di prendere una decisione: “non ho mai pensato di fare le previsioni del tempo: ho semplicemente convocato il Centro Operativo Comunale, composto da tecnici specializzati con i quali ho letto i bollettini ufficiali e le previsioni meteo diramate per la giornata di oggi. Di fronte ad una allerta con venti previsti oltre i 100 km orari la scelta più giusta è evitare rischi alle persone. E così ho agito”.

La Raggi ha poi concluso affermando che le segnalazioni arrivate “da Roma e da tutta la provincia raccontano disagi ingenti: ringhiere divelte; alberi sradicati. Addirittura la cupola dell’Auditorium Parco della Musica nella zona nord della città è stata squarciata a causa delle forti raffiche. Altro che ‘solo una pioggerella’…”

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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