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OMICIDIO SACCHI I messaggi compromettenti di Anastasia

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OMICIDIO SACCHI I messaggi compromettenti di Anastasia

OMICIDIO SACCHI Anastasia Kylemnyk, la ragazza di Luca, era solita chattare su Signal in modo da non lasciare traccia dei messaggi compromettenti. Giovanni Princi ha consegnato ai carabinieri solo uno dei suoi due telefonini. Marcello De Propris smerciava droga da un’utenza telefonica intestata a un cittadino del Bangladesh.

Dai messaggi di Anastasia e dagli smartphone degli altri due le indagini sull’omicidio di Luca Sacchi potrebbero scoprire l’intera gerarchia di spacciatori e finanziatori coinvolti. E inoltre definire a quando risalgano gli accordi che, ora scoperti, appaiono già consolidati. Il rapporto con questi strumenti, secondo gli inquirenti, è già indicativo della loro condotta criminale.

Colpisce la lucidità di Giovanni Princi, del quale il gip, nell’ordinanza di arresto sottolinea «la sicurezza e professionalità con cui ha portato avanti la trattativa con soggetti di un diverso contesto criminale (quello di San Basilio) per l’acquisto di una ingente partita di marijuana destinata al mercato locale». Inoltre «la predisposizione di accorgimenti per portarle a buon fine». È lui che tiene i rapporti con i pusher. Però evita di comparire con loro dopo l’iniziale contatto con i mediatori: «La sua capacità organizzativa e la sua professionalità nella gestione delle condotte illecite risaltano altresì dal fatto che risulta potersi servire di soggetti a lui sottoposti (tra i quali Anastasia) cui delegare i momenti più pericolosi ed a rischio di intervento della Polizia Giudiziaria. Questo spiega il motivo per cui ha consegnato alla donna il denaro e ha atteso a distanza la conclusione della consegna».

Princi, inoltre, a differenza di altri testimoni e dei mediatori Valerio Rispoli e Simone Piromalli si allontana dal luogo del delitto prima dell’arrivo dei carabinieri. Ricompare solo quando ha capito come muoversi. Lo stesso vale per Anastasia, «che ha agito con freddezza e professionalità nella gestione della trattativa nell’incarico affidatole di detenzione del denaro e di partecipazione alla delicata fase dello scambio». Il suo telefonino l’aveva già coinvolta nelle indagini delegate dal pm Nadia Plastina ai carabinieri del Nucleo investigativo. Dalle oltre 70 utenze di cui sono stati acquisiti ed esaminati i tabulati il suo numero non compare mai. Segno di particolare accortezza nelle comunicazioni effettuate esclusivamente con strumenti che non lasciassero traccia.

La memoria dello smartphone può rivelare però quello che la venticinquenne ha provato a tenere segreto. Infine il De Propris, che «ha mostrato di essere pronto con disinvoltura a fornire in breve tempo un ingente quantitativo di stupefacente (a “prima richiesta”. Segno della possibilità di approvvigionarsi con sicurezza e rapidità ad alti livelli e di contatti con veri e propri grossisti della droga operanti nella Capitale)». «’Sto ca… de Marcello ha fatto un macello», commenta un amico dopo l’omicidio rivelandone il coinvolgimento.

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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma

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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta coppie omogenitoriali

La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.

Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.



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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere

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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere

Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere

Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.

Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.

In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.

Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.

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