Politica
Salvini: “Voli di Stato? Non ero in vacanza”
ROMA Il commento di Matteo Salvini: “Leggo che sono inquisito, ma tutti i miei voli di Stato erano per motivi di Stato. Da ministro dell’Interno, per inaugurare caserme. Mai fatto voli di Stato per andare in vacanza, quello lo fanno altri”.
La difesa di Salvini sui voli di Stato: “Non vedo l’ora di essere nei tribunali per difendermi. Sono accusato di tutto, querele, abuso di ufficio, sequestro di persona. L’unica cosa che mi dispiace è che si spendano migliaia di euro per indagare su Matteo Salvini e ci sono tanti ’ndranghetisti in giro per strada”.
L’accusa però non è di poca cosa. Da ministro dell’Interno Salvini si sarebbe servito di veicoli istituzionali riservati alle cinque più alte cariche dello Stato per presenziare a impegni di partito o partecipare a trasmissioni televisive. Cosa che sia secondo i magistrati della Corte dei conti, che avevano archiviato la sua posizione dal punto di vista contabile, sia per i colleghi della magistratura penale che dopo averlo iscritto sul registro degli indagati con la contestazione di abuso d’ufficio ora hanno inviato le carte al Tribunale dei ministri per le verifiche di competenza. Ieri sulla vicenda è intervenuto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Sapete qual è il colmo? Che ci sono persone che si fanno comprare da Matteo Salvini. E nelle stesse ore in cui è indagato per presunto abuso di ufficio legato all’uso dei voli di Stato quando era ministro”.
Gli spostamenti di Salvini documentati da ‘Repubblica’. Il 4 gennaio scorso l’ex ministro era volato da Milano a Pescara per un vertice sulla sicurezza. E ne aveva approfittato per aprire la campagna elettorale abruzzese. Tanto per fare un altro esempio fra il 110 e l’11 maggio alla trasferta per una cerimonia antimafia aveva abbinato un comizio a Catanzaro, per poi presenziarea un appuntamento a Napoli e tornare nuovamente a Milano. Sulla vicenda era intervenuto il Dipartimento di pubblica sicurezza per smentire irregolarità. A sostegno di Salvini vi era la questione della tutela della sua incolumità. All’ex ministro era “attribuito il primo livello di protezione che gli dà diritto all’utilizzo di aerei di Stato al pari dei soggetti sottoposti al medesimo livello di sicurezza”. Posizione rilanciata dal senatore di Forza Italia Renato Schifani: “Non vedo quale reato abbia potuto commettere”.
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