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VELLETRI Bimba investita davanti asilo: maestra a processo

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VELLETRI Bimba investita davanti asilo: maestra a processo

VELLETRI Bimba investita davanti asilo: maestra a processo.

VELLETRI Bimba investita davanti asilo. La piccola, 17 mesi, stava gattonando all’interno dell’area giochi della struttura. Poi in un attimo l’approdo nella vicina strada, in un parcheggio, facilitato dall’assenza di sbarre. Ma soprattutto da quella della vera protezione, quella degli adulti. In quel momento, infatti, la bimba era affidata alla custodia dell’insegnante, una 46enne.

Quel giorno, il 7 agosto 2018, fu lei a lasciare la piccola, in visita al parco giochi, in compagnia di un’altra bambina, di soli 10 anni. Troppo pochi per badare a qualcuno. E così la bimba si trovò a passeggiare pericolosamente nell’area parcheggio finché fu investita da una BMW. L’auto, alla cui guida c’era una mamma in visita alla figlia nello stesso asilo, la colpisce alla testa. E a poco è servito l’intervento, istantaneo, dei soccorsi.

Oggi la piccola, 2 anni, si trova in stato vegetativo (tracheotomizzata), amata e accudita da mamma e papà. I quali in tutto questo periodo non hanno mai smesso di chiedere giustizia per quanto avvenuto.

Nei giorni scorsi il pm Giovanni Taglialatela ha chiuso le indagini, contestando , forse per la prima volta in una vicenda simile, ha contestato il reato di abbandono di minore o incapace. La bimba di 17 mesi e l’altra di 10 anni sono state infatti lasciate sole durante il rientro dall’escursione al parco giochi.

In questo modo, si legge nell’avviso di conclusione delle indagini, l’insegnante «concretizzava una situazione di abbandono delle due minori esponendole al rischio di investimento da parte di autovetture per accedere all’area di parcheggio come poi avvenuto». Ma non solo: a carico della docente c’è anche un’altra circostanza, immediatamente successiva all’incidente. Ossia l’abbandono di tutti i bambini presenti nella struttura, anche loro affidati alla ‘collega’ di 10 anni, per poter raggiungere il pronto soccorso dell’ospedale di Velletri assieme alla bambina ferita. La donna, a questo punto, avrà 20 giorni a disposizione per essere ascoltata o presentare una memoria difensiva.

Intanto sul caso non mancano le polemiche: a partire da un’interrogazione parlamentare, presentata di recente dalla senatrice Pd Caterina Bini. La quale chiede se non sia opportuno, «al netto degli esiti delle indagini che sono in corso, e soprattutto a tutela di altre famiglie che potrebbero ritrovarsi la maestra come docente, di considerare un intervento presso gli uffici scolastici, al fine di valutare tutte le più opportune decisioni e, possibilmente, evitare, almeno in via provvisoria, che la signora Rocca possa insegnare in una scuola pubblica». Assieme al processo l’insegnante rischia l’interdizione, insomma.

Al momento l’asilo è stato chiuso, a causa di alcune irregolarità amministrative delle quali — secondo l’interrogazione della Bini— sarebbe responsabile la stessa docente

Quanto invece alla donna alla guida della Bmw, il pm l’ha accusata di lesioni aggravate «perché alla guida dell’autovettura per negligenza e imprudenza nell’atto di accedere al parcheggio adiacente all’area giochi e servizio della struttura non si avvedeva della presenza della minore».

INTANTO LA RAGGI PRESENTA ‘ROMA PER LE DONNE

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Roma, cadavere sul tetto a Monteverde: forse era un ladro di appartamenti

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Roma, cadavere sul tetto a Monteverde: forse era un ladro di appartamenti

(Adnkronos) – Potrebbe essere un ladro di appartamenti l’uomo, trovato senza vita ieri pomeriggio sul tetto di un’autorimessa, all’interno di un’area condominiale di via Giovanni Cadolini, in zona Monteverde Vecchio a Roma. A segnalare il cadavere era stato un residente di un palazzo vicino che affacciandosi aveva notato il corpo che presentava lesioni compatibili con una caduta dall’alto e segni di decomposizione.  

Escluso da chi indaga il suicidio, mentre si ipotizza che l’uomo potrebbe essere caduto nel tentativo di arrampicarsi. Mentre vanno avanti le indagini dei carabinieri, risposte sulle cause della morte sono attese dall’autopsia disposta dalla procura di Roma. 

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West Nile, altri due morti nel Lazio e 8 nuovi casi

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West Nile, altri due morti nel Lazio e 8 nuovi casi

(Adnkronos) – Due nuove vittime per il virus West Nile nel Lazio. Si tratta di un uomo di 84 anni, residente a Latina, morto il 10 agosto all’ospedale Santa Maria Goretti. Il paziente era affetto da leucemia linfatica e in seguito ad accertamenti post-decesso è stata confermata la positività al virus. L’altra vittima è una donna di 87 anni di Cassino con pluripatologie, arrivata in pronto soccorso il 17 agosto e deceduta ieri sera. Salgono così a 12 i decessi per il virus West Nile nella Regione. 

I numeri della Regione 

Nel Lazio le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dello Spallanzani – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, rispetto all’aggiornamento dello scorso 18 agosto, hanno certificato 8 nuovi casi (dei quali 2 casi con sindrome neurologica e 5 casi con febbre da West Nile Virus ed un donatore asintomatico individuato grazie alle attività di screening del Centro regionale sangue, a dimostrazione della sicurezza garantita dal sistema trasfusionale regionale). I nuovi casi sono stati rilevati a Cassino nel frusinate e a Latina, Gaeta e Norma. Con gli ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione al virus West Nile salgono a 182. 

Le aree coinvolte 

Nel dettaglio, i casi suddivisi per il territorio di probabile esposizione: 160 casi nella Asl di Latina; 11 casi nella Asl Roma 6; 6 casi nella Asl di Frosinone; un caso nella Asl Roma 3; 3 casi fuori regione, due nella provincia di Caserta e uno in provincia di Isernia; uno in corso di definizione. Dei 182 casi di positività da virus West nile: 41 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari; 34 persone sono state dimesse; 91 pazienti sono in buone condizioni presso il proprio domicilio; 4 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva; 12 decessi. 

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