Primo Piano
Mancato uso cinture posteriori: fioccano le multe
L’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza posteriori risale al 2006 ma ancora in tanti non le usano. Ma è in atto una stretta da parte delle forze di polizia contro i trasgressori di questa elementare regola di sicurezza.
A quanto riportano i dati della Polizia Stradale nel 2019 il numero dei verbali sul mancato uso delle cinture di sicurezza posteriori è aumentato del 9,5% rispetto al 2018. In termini assoluti i multati sono stati 107.825. Si tratta della seconda infrazione più commessa subito dietro all’eccesso di velocità, rilevato in 717.723 casi, con un’impennata del +36,9% rispetto al 2018. La Polizia Stradale spiega: «Non esiste area geografica immune da questa infrazione. Queste persone non calcolano che non indossarle comporta un elevato rischio di morte. Non solo per il possibile violento urto frontale contro il retro del sedile anteriore o laterale contro i finestrini ma non è infrequente che, al momento dell’impatto, si venga sbalzati fuori dall’abitacolo a causa della pressione e del peso che fa aprire le portiere».
Il mancato uso delle cinture è punito con una sanzione che va da 80 a 323 euro. Cui si aggiunge, se a violare la norma è il conducente, una decurtazione di 5 punti patente (10 i neopatentati). Da non sottovalutare le conseguenze sul piano assicurativo. In caso di danni alle persone trasportate, qualora venisse accertata l’assenza dell’uso delle cinture di sicurezza, la compagnia assicurativa potrebbe non rimborsare o applicare il diritto di rivalsa per “trasporto effettuato in mancanza di conformità alle leggi vigenti”. Inoltre, anche in caso di risarcimento, potrebbe essere ridotto se la mancanza dell’uso delle cinture ha contribuito ad aggravare il danno subito.
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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma
La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.
Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.
Primo Piano
Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere
Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere
Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.
Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.
In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.
Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.
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