GREGORETTI Di Maio: “Diverso dal caso Diciotti, da Salvini solo propaganda”

Luigi Di Maio contro Matteo Salvini sul caso Gregoretti. Caso che vede il leghista accusato di sequestro di persona per aver impedito lo sbarco di 116 persone.

“La nave Diciotti la bloccammo perché l’Ue non voleva prendersi una parte dei migranti. Il caso Gregoretti è arrivato un anno dopo ed è solo propaganda perché la redistribuzione era già in corso in tutta Europa”, ha detto Di Maio ai microfoni di Studio Aperto. “Ero vicepresidente del Consiglio dei ministri quando ai tempi della Diciotti bloccammo quella nave. Lo facemmo perché l’Ue non voleva prendersi una parte dei migranti a bordo e mi sono autodenunciato alla magistratura. I due casi sono completamente diversi”.

Parlando poi della Libia ha dichiarato: “Ci ritroviamo ad affrontare una crisi in cui ci sono i libici che si combattono ma anche tanti altri Paesi che li sostengono. Domenica li mettiamo tutti intorno a un tavolo alla Conferenza di Berlino. Si esce da lì se si è d’accordo sul cessate il fuoco, sul fatto che non si inviano più armi in Libia. Così potremo fermare il rischio terrorismo che, ricordo, abbiamo a 200 chilometri dalle coste italiane”.

Sugli Stati generali del M5S: “Abbiamo qualcuno che si è fatto eleggere con il M5s, circa una decina di persone su oltre trecento parlamentari, che ha deciso di andarsene al gruppo Misto. Per me in Italia, come in tanti Paesi d’Europa civili, non te ne vai al Misto se hai cambiato idea. Te ne vai a casa e ti fai rieleggere. Credo che il M5s stia attraversando una fase in cui deve cambiare tante regole interne e tanti valori di riferimento.

Molti obiettivi del programma sono stati realizzati e per questo il 15 marzo ci saranno gli Stati generali. Serviranno per mettere finalmente in piedi una nuova carta dei valori e un’organizzazione più’ efficace perché da solo il capo politico non ce la può fare. Sono fiducioso che possiamo migliorare il movimento. In dieci anni abbiamo approvato tante leggi che erano la nostra identità. Ci sono cose nuove da fare e dobbiamo riorganizzare le nostre forze e i nostri obiettivi”.

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