Politica
CASO GREGORETTI Scontro al Senato sul voto su Salvini
CASO GREGORETTI Si decide sulla data del voto su Salvini ma è scontro al Senato per le immunità. La maggioranza lascia i lavori e chiede nuovi documenti sullo stato di salute dei migranti sulla nave.
La Giunta per le immunità del Senato dovrà decidere se respingere o accogliere la richiesta di posticipare a dopo le elezioni regionali il voto sull’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini presentata dai magistrati di Catania per il caso della nave Gregoretti. La maggioranza ha accusato il presidente della giunta, Maurizio Gasparri, di non essere imparziale. Tutto è successo a seduta in corso. Dopo il respingimento della richiesta di acquisire agli atti la documentazione sullo stato di salute dei migranti trattenuti sulla nave presentata da Mattia Crucioli del M5s.
Respinta però anche grazie al voto di Gasparri e all’assenza di Pietro Grasso (gruppo Misto) e di Mario Giarrusso (M5s) in missione negli Usa con la commissione Antimafia. “Sono inattaccabile” si è difeso Gasparri. Il senatore di Forza Italia, e relatore della vicenda, ha sostenuto che la votazione era fissata per oggi perché presentata solo nel pomeriggio: “Se uno fa una relazione non ritenendo necessari altri elementi istruttori se non votasse contro quella richiesta smentirebbe il proprio lavoro”, ha aggiunto.
Altro punto di disaccordo è la data del voto sulla relazione con cui si propone al Senato di negare l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. Il M5s, ha affermato Gasparri, ha ritirato la richiesta di convocare un ufficio di presidenza per modificare il calendario dei lavori deciso all’unanimità a dicembre che prevede di votare il documento il prossimo 20 gennaio. Della richiesta però se ne è fatta propria la Lega e per questo il presidente ha convocato per le 19.00 di domani l’ufficio di presidenza. Se non ci sarà unanimità saranno i componenti della Giunta a decidere se posticipare o meno alla decisione. E su questo voto potrebbero pesare le assenze di Giarrusso e di Grasso.
Intanto resta la polemica tra partiti. Forza Italia è con Gasparri. “Il comportamento e le procedure seguite dal presidente della Giunta sono stati ineccepibili. Non lo stesso si può dire di alcuni esponenti dei gruppi di maggioranza che hanno presentato varie richieste in contrasto fra di loro”, hanno affermato Lucio Malan, Fiammetta Modena e Adriano Paroli. Anna Rossomando del Pd: “Quella fatta da Gasparri è una evidente forzatura. Oggi (lunedì ndr) non avremmo dovuto votare, è stata una scorrettezza istituzionale”. Secondo Italia viva: “Il presidente della Giunta da arbitro è diventato giocatore prendendo parte in modo del tutto irrituale alla votazione”.
La Lega ha tuonato contro gli avversari: “La maggioranza non ha il coraggio delle proprie azioni. Ha abbandonato i lavori dopo essere andata sotto con i voti. Quella di Pd-5Stelle-Iv è una continua fuga dalla responsabilità e dal giudizio degli italiani”. “Se rischierò un processo per aver controllato i confini il mio paese ci andrò a testa alta. Ma dovranno preparare un Tribunale bello grande perché con me ci saranno tanti italiani”, afferma Salvini durante un’iniziativa elettorale. In un passaggio del suo intervento parlando del caso Gregoretti in tanti tra il pubblico hanno commentato: “Verremo con te, siamo pronti”.
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