Attualità
IRAN Presentatrice Tv di stato si dimette: “Ho mentito per 13 anni”

IRAN Gelare Jabbari dopo tredici anni di lavoro come presentatrice della tv di Stato si dimette. È la stessa donna a spiegare sui social: “Perdonatemi per avervi mentito per tredici anni. Non tornerò mai più in televisione”.
In Iran la presentatrice della Tv di stato si dimette. La donna da tempo probabilmente aveva deciso di troncare il rapporto di lavoro. Il pretesto ora è l’ammissione delle Forze armate di Teheran di aver abbattuto, per errore, l’aereo civile ucraino causando la morte di 176 persone. Jabbari non è l’unica a rassegnare le dimissioni. Con lei anche Saba Rad e Zahra Khatami hanno rinunciato agli incarichi.
Dato inizialmente per certo, il “problema al motore” è stata la prima ipotesi circolata sul disastro aereo. La vicenda, avvenuta in concomitanza con l’attacco iraniano alle basi Usa in Iraq, in un primo momento definita “guasto tecnico”, il giorno dopo di nuovo al riesame con nuove teorie: l’impatto con un drone, dapprima, e forse un missile, poi, senza mai escludere la pista terroristica. Ma in realtà i militari iraniani sapevano. Indiscrezioni e video hanno alimentato i sospetti fino all’ammissione.
Le autorità iraniane hanno diffuso una nota per spiegare le ragioni: “Non l’abbiamo annunciato subito per due ragioni. La prima, evitare di mettere in pericolo la sicurezza nazionale perché un errore umano del sistema di difesa avrebbe messo in crisi la fiducia nel sistema che si sarebbe paralizzato. La seconda, che il quartier generale delle forze armate e le altre autorità superiori avevano detto di sospettare che l’incidente potesse essere stato causato da una guerra elettronica del nemico e che quindi occorreva tempo per indagare”, ha spiegato l’ammiraglio Amir Ali Hazijadeh.
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Attualità
Pannelli crollano in Galleria Giovanni XXIII paralizzando il traffico romano

#RomaInCaos Scopri come la caduta improvvisa di due pannelli ha bloccato la Galleria Giovanni XXIII, scatenando un inferno di traffico a Roma e lasciando migliaia di pendolari a chiedersi cosa succederà dopo!
La capitale italiana è stata colpita da un evento inaspettato che ha trasformato una routine quotidiana in un vero rompicapo. La Galleria Giovanni XXIII, una delle arterie principali della città, è stata chiusa d’urgenza dopo che due pannelli si sono staccati, creando non solo pericoli immediati ma anche una curiosità diffusa tra i cittadini su cosa abbia potuto causare un simile incidente. Immagina di essere bloccato in coda per ore: è proprio ciò che sta accadendo ora, con il traffico che si è ingolfato in modo spettacolare.
Le Cause dell’Incidente
Le autorità hanno confermato che la caduta dei pannelli è stata il motivo principale della chiusura, un evento che ha immediatamente catturato l’attenzione di tutti. ‘Traffico in tilt’ è l’espressione che meglio descrive la situazione, con code chilometriche che si estendono per la città, spingendo i romani a cercare alternative creative per muoversi.
L’Impatto sulla Città
Mentre le indagini procedono, il caos ha già influenzato la vita quotidiana di migliaia di persone, con ritardi che potrebbero durare giorni. Gli esperti stanno analizzando ogni dettaglio per prevenire futuri problemi, ma una cosa è certa: questo episodio ha acceso la curiosità su quanto sia fragile l’infrastruttura urbana di Roma. Che cosa scopriremo nei prossimi aggiornamenti?
Attualità
Femminicidio Ilaria Sula: i depistaggi e le derisioni di Mark Samson tra telefono e messaggi falsi

#FemminicidioSula: Scopri i depistaggi scioccanti e i trucchi ingannevoli che hanno sconvolto Roma!
In un caso che sta catturando l’attenzione di tutti, il femminicidio di Ilaria Sula ha rivelato una rete di depistaggi e manipolazioni che lasciano senza fiato. Immaginate messaggi falsi e telefonate misteriose usate per confondere le indagini: cosa nascondeva davvero Mark Samson? Questa storia, piena di colpi di scena, solleva domande inquietanti su come la verità possa essere distorta in modo così astuto.
I depistaggi iniziali
Le autorità hanno scoperto che i primi indizi erano pieni di false piste, con Samson al centro di manovre calcolate per sviare le ricerche. Fonti vicine alle indagini parlano di un piano meticoloso, dove ogni dettaglio sembrava studiato per proteggere il colpevole. Ma cosa lo ha spinto a tanto? È un mistero che continua a incuriosire esperti e pubblico.
I finti messaggi e le prese in giro
Tra le prove emerse, i “finti messaggi” inviati da Samson hanno giocato un ruolo chiave, creando confusione e ritardi nelle indagini. Queste comunicazioni ingannevoli, descritte come veri e propri giochi psicologici, fanno sorgere la domanda: quanto è facile manipolare la realtà digitale per coprire un crimine? Gli inquirenti stanno ancora scavando, e ogni nuova rivelazione potrebbe cambiare tutto.
Le ombre dell’inchiesta
Mentre le autorità proseguono con le verifiche, il caso di Ilaria Sula rimane un enigma affascinante, con potenziali legami a dinamiche più ampie. Quali altri segreti emergeranno? Non perdetevi gli aggiornamenti su questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso.
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