Anche il Comune di Arce parte civile nel processo sulla morte di Serena Mollicone. La diciottenne scomparsa diciannove anni fa dal piccolo centro in provincia di Frosinone e trovata dopo due giorni in un boschetto ad Anitrella senza vita, con mani e piedi legati e la testa in un sacchetto di plastica.
Il Comune di Arce ha dato mandato a un legale per presentare la costituzione di parte civile nell’udienza preliminare a carico dei cinque imputati accusati dell’omicidio di Serena Mollicone. Udienza che riprenderà a Cassino il 7 febbraio. Il giudice Domenico Di Croce riguardo le richieste di rinvio a giudizio dovrebbe decidere a marzo.
La decisione è motivata dal “clamore mediatico suscitato dalla vicenda che ha determinato ripercussioni negative sul comune e sulla collettività arcese. In primo luogo per i danni di immagine che ne sono conseguiti. A cui va aggiunto il danno subito dalla collettività arcese a causa dell’efferatezza del delitto. Per il turbamento che ha provocato e quindi per la lesione del diritto dei cittadini a una vita serena e tranquilla nel proprio territorio”.
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