Il procuratore capo presso il tribunale di Roma, Michele Prestipino, nel corso dell’audizione nella commissione parlamentare Antimafia parla della criminalità nella capitale e in particolare dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli.
Il procuratore capo sulla mafia e sul caso Piscitelli: “Roma ha una tradizione sullo scenario criminale di operatività di mafie straniere importante, soprattutto nigeriane. Su quelle abbiamo lavorato. È in corso un processo in cui abbiamo contestato l’associazione mafiosa ai componenti di un’organizzazione nigeriana. L’omicidio Piscitelli non è un omicidio di strada ma un omicidio strategico. Funzionale al riassetto di alcuni equilibri criminali non solo di Roma. Ha una certa matrice ed è stato eseguito con una metodologia seria. Su questo abbiamo una serie di attività investigative in corso.
Su Piscitelli avevamo già lavorato. Era l’indagato principale di una richiesta cautelare avanzata al gip in tempi antecedenti all’omicidio in una operazione che portò all’esecuzione di provvedimenti restrittivi nei confronti di cinquanta persone per traffico di stupefacenti dove era disegnata una parte della mappa del traffico di stupefacenti nella capitale. Il suo ruolo non era secondario, era importantissimo, principale. Era un ruolo di mediatore sia nell’approvvigionamento di molte piazze di spaccio romane che nella garanzia di certi equilibri tra le diverse piazze di spaccio. Stiamo lavorando cercando di individuare le responsabilità. Ci avviamo alla conclusione dell’indagine”.
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