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Cronaca

No agli ambulanti a Fontana di Trevi, Raggi accusata di antisemitismo. Il Campidoglio risponde!

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No agli ambulanti a Fontana di Trevi, Raggi accusata di antisemitismo. Il Campidoglio risponde!

Via le bancarelle dai luoghi storici della Capitale come Pantheon e Fontana di Trevi. Questo il provvedimento della Raggi che ha portato a delle polemiche sull’antisemitismo. Il Campidoglio risponde.

“La lotta incessante a ogni forma, espressione e manifestazione di antisemitismo rappresenta il dovere quotidiano di ogni individuo e di ogni istituzione. Un assioma che non ammette titubanze ed esitazioni. La Sindaca Virginia Raggi e la nostra Amministrazione hanno sempre abbracciato questo pensiero, rendendolo un elemento caratterizzante dell’azione politica”. Così su fb l’assessore al personale di Roma Antonio De Santis in riferimento ad alcune dichiarazioni sull’antisemitismo fatte ieri nell’ambito della protesta degli urtisti, una particolare categoria di ambulanti molti dei quali della comunità ebraica, interessati dal divieto per le loro attività nei pressi dei monumenti.

“Il livore contro Virginia Raggi diventa nuovamente terreno fertile per strumentalizzazioni subdole. Oggi un provvedimento di civiltà, finalizzato a evitare che il nostro patrimonio storico e artistico venga deturpato e mortificato da agglomerati di bancarelle, viene associato all’antisemitismo. Sì, avete capito bene. Non è uno scherzo. Si cerca di tutelare il Pantheon e la Fontana di Trevi e si viene accusati di antisemitismo. Mentre ai proprietari delle bancarelle in questione sono state proposte alternative di ogni tipo, da nuove postazioni a licenze per lavorare come tassisti. Piegare e assoggettare un tema come la Memoria in funzione della diatriba politica più spicciola è operazione equivoca e sleale. La lotta all’antisemitismo è cosa serissima ed è quindi inaccettabile svilirla per bieche battaglie di scuderia”, conclude.

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Esposto dei residenti in seguito alla situazione di disagio

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Esposto dei residenti in seguito alla situazione di disagio

Musica ad alto volume e comportamenti poco rispettosi stanno causando disagi ai residenti di Testaccio, in particolare nei pressi del mercato rionale. I cittadini hanno presentato un esposto a causa di serate caratterizzate da urla e schiamazzi. Inizialmente, la situazione sembrava migliorata grazie a modifiche nel genere musicale, con una transizione da dj set a musica dal vivo e la cessazione della musica entro gli orari stabiliti. Tuttavia, secondo quanto riferito dai residenti, la tranquillità è durata poco, con il ripetersi dei problemi a partire dal 15 marzo.

Disagi e richieste dei cittadini

I residenti hanno denunciato che durante gli eventi del mercato si torna a vivere situazioni insostenibili. «In questa data, si è dato il via alla nuova stagione degli open day del mercato Testaccio, durante questo primo evento, la musica era prettamente da discoteca. C’erano nuovamente centinaia di ragazzi ubriachi che, trovando sempre occupati i quattro bagni all’interno del mercato, hanno pensato di andare a fare i bisogni in giro, sotto le nostre finestre». Nonostante la musica sia stata fermata a mezzanotte, i partecipanti hanno continuato a sostare e a chiacchierare rumorosamente per oltre un’ora.

Richieste di maggiore sicurezza

I residenti sottolineano che il mercato di Testaccio è pensato per il commercio e non per ospitare eventi di massa, che vanno oltre la mia pazienza e tolleranza. Lamentano che «questo è solo il primo dei nove eventi in programma nel 2025» e chiedono l’annullamento o una riorganizzazione degli eventi. Chiedono anche l’implementazione di misure di sicurezza maggiori. A sostegno della loro causa, la consigliera Federica Festa si attende risposte concrete da parte delle autorità locali già in occasione del prossimo open day del 19 aprile.

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Incendi di Tesla a Roma: indagini dell’antiterrorismo in corso

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Incendi di Tesla a Roma: indagini dell’antiterrorismo in corso

Nessuna pista investigativa viene esclusa, ma si sospetta un’azione deliberata. A rafforzare questo sospetto, le scritte **“Fuck Elon Musk”** comparse su diverse auto elettriche, segnali inequivocabili di un attacco mirato.

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