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Referendum taglio parlamentari: duro scontro M5S-Lega

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Referendum taglio parlamentari: duro scontro M5S-Lega

Duro scontro M5S-Lega: i promotori del referendum sul taglio dei parlamentari (Cangini, Pagano e Nannicini) incassano 71 sottoscrizioni e le depositano in Cassazione. La consultazione popolare potrebbe svolgersi in tarda primavera, magari con l’altro referendum sul maggioritario e in contemporanea con le elezioni comunali e regionali.

Importante l’aiuto della Lega che porta allo scontro con il M5S. Sei infatti i senatori del partito di Salvini che consentono il raggiungimento delle firme. “Sostenere il referendum sul taglio dei parlamentari, legge che abbiamo promosso e votato in Parlamento, rappresenta anche il tentativo politico e democratico per mandare a casa questo governo pericoloso e incapace. La nostra priorità è restituire la parola agli italiani al più presto”, ha affermato Salvini.

“Il taglio dei parlamentari lo avevamo scritto con la Lega. Lo abbiamo votato con loro. Non abbiamo mandato il Paese in macerie questa estate perché volevamo il taglio dei parlamentarie. E ieri la Lega che fa? Firma per il referendum contro il taglio dei parlamentari”, la replica di Luigi Di Maio. “Da quando sono in Parlamento ho imparato una cosa. Puoi fare il furbo una, due, tre, anche dieci volte, ma poi la storia ti presenta il conto. Lo sgambetto al taglio degli sprechi è uno sgambetto fatto dalla Lega, l’ennesimo, agli italiani. Non vedo l’ora di iniziare questa campagna elettorale per il referendum e vedere la Lega dalla parte di quelli che dicono che i parlamentari devono essere 1000 in Italia e non 645”, ha aggiunto.

“Ho conosciuto un’altra Lega, più seria e leale. Sul taglio dei parlamentari i leghisti hanno tradito il loro stesso voto preferendo il loro stipendio romano”, afferma il 5 stelle Carlo Sibilia. “Ogni giorno leggiamo di mafiosi che accostano il loro nome a quello dei leghisti (oggi Latina), e loro muti. Invece di attaccare la mafia attaccano Di Maio e Grillo. Sembrano davvero verso la fine. Intanto perdono 2 punti percentuali a settimana. I risultati al Ministero dell’Interno parlano chiaro. Con Salvini solo psicosi migranti e meno soldi a Vigili del Fuoco e forze dell’ordine. Votare Salvini equivale a votare uno che non ha mai lavorato un giorno”.

“La Lega oggi ha mostrato il suo vero volto ed è andata in soccorso di chi vuole salvare le poltrone in Parlamento”, afferma in una nota il capogruppo del M5S in commissione Affari costituzionali alla Camera, Anna Macina. “Noi siamo sempre felici ogni volta che i cittadini possono esprimersi su consultazioni referendarie. Ma quando a chiederle sono i cittadini non i senatori per spirito di autoconservazione o la Lega per calcolo politico. Siamo curiosi di vedere la campagna referendaria di Salvini contro la riduzione dei parlamentari”.

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