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Cronaca

Blitz antidroga a Centocelle e Quarticciolo: arrestato anche un minorenne

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Blitz antidroga a Centocelle e Quarticciolo: arrestato anche un minorenne

Blitz antidroga a Centocelle e Quarticciolo: tra gli arrestati anche un minorenne.

Blitz antidroga a Centocelle e Quarticciolo. In azione i Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, che, in poche ore, hanno fatto scattare le manette per 3 persone, accusate di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Tra gli arrestati un 17enne romano, con precedenti: sottoposto a controllo in piazza San Felice di Cantelice, a Centocelle, è stato trovato in possesso di alcune dosi di hashish e di 80 euro in contanti. Successivamente è stata perquisita anche la sua abitazione, poco distante: nella camera da letto, i militari hanno rinvenuto altri 87 g della medesima sostanza e 14 di marijuana. Tutto lo stupefacente è stato sequestrato, mentre per il giovane è scattata la detenzione presso il Centro di Prima Accoglienza per minori ‘Virginia Agnelli’. Qui rimarrà in attesa di essere convocato dall’Autorità Giudiziaria.

In via Ostuni è stato invece pizzicato un 34enne romano, già noto per i suoi precedenti negli ambienti della droga. I Carabinieri lo hanno colto a cedere alcune dosi di cocaina ad un giovane, identificato e segnalato come assuntore all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma. In possesso del pusher, fermato, sono state trovate altre dosi della stessa sostanza e denaro contante, provento dello spaccio. Arrestato, per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Sempre in via Ostuni, all’angolo con via Manfredonia, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste hanno notato una 35enne romana assumere un atteggiamento nervoso alla loro vista. Sottoposta a controllo, i militari hanno scoperto, in una tasca interna della sua borsa, una bustina contente 15 g di cocaina. La donna è stata perciò arrestata e anche lei sottoposta agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

INTANTO RICCIARDI (OMS) FA CHIAREZZA SUI CASI ACCERTATI DI CORONAVIRUS

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Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

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Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.

Il saluto di un’icona della musica

Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.

Un legame con il passato

Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.

Il futuro della musica per Wakeman

La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.

LA BANDA

Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.

IL DNA

Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.

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