Primo Piano
Salvatore Buzzi conferma: “Pagavo il Pd”
Le anticipazioni del libro ‘Se questa è mafia’ di Salvatore Buzzi, poi uscito assolto dall’accusa di mafia nel teorema Pignatone, confermano che l’ex capo della cooperativa 29 giugno pagava il Pd.
Salvatore Buzzi pagava in nero gli stipendi al Pd. Ma tra i politici di sinistra gli unici ad aver pagato sono i pesci piccoli. L’ex presidente del Consiglio comunale di Roma Coratti, l’ex presidente del municipio di Ostia Tassone e l’ex assessore di Ignazio Marino Ozzimo. Scrive Buzzi: “Ho pagato gli stipendi degli impiegati della federazione romana. Ho sponsorizzato la campagna elettorale di decine di candidati. Ho assunto centinaia di persone segnalate. Ho fatto votare alle primarie per eleggere il segretario cittadino nell’ottobre 2013 ben 220 persone”.
Ora, o il finanziamento illecito a un partito è reato o Buzzi è un calunniatore. Non si sa nulla sui vertici del Pd: “Il mio partito di riferimento. In tv ascoltavo lo sdegno dei tanti che avevano scoperto all’improvviso che c’era una grossa associazione mafiosa e non se n’erano accorti prima e ringraziavano tanto Pignatone che li aveva liberati. Ecco, mi dicevo, di fronte a questa accusa, chi mi conosce da anni prenderà le mie difese e pensavo ai tanti esponenti del Pd o di Sel che avevano condiviso la crescita della cooperativa. Solo silenzio”.
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