Attualità
Coronavirus — 6 contagiati in Lombardia: tre comuni in isolamento
Coronavirus — Scatta l’allarme in Italia: in provincia di Lodi, a Codogno, sono stati registrati sei casi positivi al virus, ma è allerta anche nei comuni limitrofi, come Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo. Il presunto paziente zero, un italiano arrivato dalla Cina e allo stato attuale sotto osservazione all’ospedale Sacco dove si è presentato spontaneamente, avrebbe contagiato un uomo di 38 anni residente nel Lodigiano, dove lavora, e in questo momento in prognosi riservata all’ospedale di Codogno. Infetta anche la moglie, incinta e docente in un liceo (ma da tempo non andava a scuola per via della gravidanza), un conoscente con cui il 38enne aveva fatto attività sportiva e altre tre persone che presentano un quadro clinico di polmonite.
“Il paziente uno ha accusato i primi sintomi il 15 febbraio. Nelle ultime ore le sue condizioni si sono aggravate e alle ripetute domande dei sanitari, la moglie si è ricordata che effettivamente un amico del marito era tornato tempo fa dalla Cina. La cosa è avvenuta ieri pomeriggio e ci siamo subito attivati. Ben 250 persone si trovano in quarantena obbligatoria. Abbiamo tutti i tamponi pronti. Sono già stati messi tutti in isolamento o chiamati a stare in isolamento presso il loro domicilio. Il pronto soccorso di Codogno è stato chiuso in via precauzionale, chi dovesse avvertire sintomi dovrà chiamare il 112 e i sanitari arriveranno direttamente a domicilio. Sono invitati a restare a casa tutti i residenti di Castiglione d’Adda (dove sono stati anche rinviati i festeggiamenti di Carnevale), Codogno e Casalpusterlengo. Così Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia in conferenza stampa. L’immunologo Roberto Burioni lancia un ulteriore appello: “Chi torna dalla Cina deve stare in quarantena, senza eccezioni. Mi auguro che i politici lo capiscano perché le conseguenze di un errore sarebbero irreparabili”.
Attualità
Gli ospiti della casa di riposo del Viterbese insultati con frasi terribili: “Sarcofago, sei un morto che cammina”
La casa di riposo del Viterbese è al centro di un’inchiesta per maltrattamenti: sei operatori sono stati indagati per aver legato gli anziani ai letti e averli insultati. Tre sono finiti in carcere. Gli ospiti sarebbero stati maltrattati, malnutriti e abusati, con comportamenti violenti come minacce di morte e spinte. Le indagini, partite nel 2024, sono state supportate da telecamere nascoste che hanno documentato gli abusi. Un vero incubo per gli anziani ospiti della struttura.
Attualità
Maxi rissa alla partita under 17 tra Tarquinia e Tolfa: calci, pugni e spintoni in mezzo al campo.
Una maxi rissa è scoppiata al campo di Tarquinia durante una partita under 17 tra Tarquinia e Tolfa. I giocatori si sono resi protagonisti di una violenta zuffa, con tecnici e preparatori che hanno cercato di separarli. Il presidente del Comitato Regionale Lazio della Lega Nazionale Dilettanti, Roberto Avantaggiato, ha condannato l’atto di violenza, sottolineando l’importanza dell’educazione e dei valori come rispetto e fair-play. Al momento non sono noti i motivi della zuffa. Il giudice sportivo dovrà decidere su eventuali provvedimenti.
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