Italia
Gaffe ‘storica’ del sindaco di Parma Pizzarotti
Gaffe ‘storica’ del sindaco di Parma Pizzarotti.
Gaffe ‘storica’ del sindaco di Parma Pizzarotti. L’occasione è “il giorno dell’orgoglio della città”, come l’ha definito Gianni Cugini, promotore della proposta alla commissione Toponomastica del Comune. Stiamo parlando storica Battaglia di Parma, in cui Federico II subì una sconfitta epocale a Victoria. Dell’evento, avvenuto il 18 febbraio 1248, è ricorso proprio ieri l’anniversario. Una ricorrenza che l’amministrazione ha voluto celebrare con una lapide commemorativa, posta all’ingresso della sala del Consiglio comunale in municipio.
“L’obiettivo è quello di ricordare e mantenere saldo il ricordo del percorso che ha portato alla costruzione dell’identità della nostra città” ha sottolineato Alessandro Tassi Carboni, presidente del Consiglio comunale, che un anno fa alla Battaglia dedicò un convegno in occasione della rassegna Storie in Comune.
La lastra marmorea riporta la seguente iscrizione: “Il Consiglio Comunale nella ricorrenza del 770° anniversario dell’evento, ricorda la sortita del popolo di Parma che ruppe l’assedio dell’imperatore Federico II di Svezia e salvaguardò l’autonomia e la libertà del civico comune“.
“Mi piace celebrare le persone e i luoghi significativi della città. Un ulteriore elemento di riflessione è stato istituito oggi per tutti quelli che entreranno nella sala del Consiglio Comunale di Parma“, le parole in una nota del primo cittadino. Che però, nel far realizzare, non deve essersi accorto di aver commesso ben due errori: uno sulla data. Il 770esimo anniversario è ricorso nel 2018, due anni fa. Il secondo sul nome. Federico II era di Svevia e non di Svezia come riportato. Una gaffe che certamente stona in una città che quest’anno si fregia del titolo di Capitale Europea della Cultura. Una gaffe che non ha mancato di destare commenti ironici, su tutti quello della Lega: “Il sindaco Pizzarotti, quando legge Federico inciso nel marmo, va in confusione. Pensa si parli sempre di lui“.
Cronaca
Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio
Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio
Cronaca – La squadra mobile di Torino ha arrestato un giovane italiano poco più che ventenne con l’accusa di tentato omicidio, ritenuto il presunto responsabile del ferimento avvenuto a colpi di machete nel capoluogo piemontese di un giovane di 24 anni, aggredito mentre si spostava su un monopattino.
Secondo la ricostruzione degli eventi, la vittima è stata raggiunta da due uomini su motorino, uno dei quali è sceso dal veicolo e ha inflitto ripetuti colpi alla gamba sinistra. Le lesioni sono state così gravi che i medici hanno dovuto amputare la gamba durante un intervento chirurgico notturno.
Il sospettato è stato individuato in un albergo della città e portato in questura per essere interrogato dagli investigatori. Le motivazioni dell’aggressione sono ancora oggetto di indagine, così come sono in corso le ricerche del complice.
La vittima rimane ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre le autorità continuano ad operare per fare luce su questo tragico episodio di violenza. Fonte
Cronaca
In Stato vegetativo per formaggio. A giudizio il pediatra
Cronaca – Il bambino aveva mangiato un pezzettino di formaggio contaminato che gli aveva causato un’insufficienza renale acuta. La pediatra dell’ospedale dove era stato trasferito si era rifiutata di visitarlo, ritardando così la diagnosi. Da allora il bambino è in stato vegetativo e la famiglia ha continuato a chiedere giustizia, portando avanti la battaglia legale. La dottoressa del reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento è stata rinviata a giudizio, dopo che i genitori si erano rivolti a lei sette anni fa.
Il bambino aveva mangiato il formaggio in gita e si era sentito male. Dopo essere stato trasportato in ospedale, i medici decisero di trasferirlo al reparto pediatrico del Santa Chiara di Trento. La diagnosi della malattia causata dal batterio escherichia coli nel formaggio sarebbe stata ritardata di tre giorni, causando gravissime conseguenze al bambino. I pubblici ministeri hanno accusato la pediatra di lesioni e rifiuto di atti d’ufficio e la prima udienza del processo è stata fissata per il 24 aprile.
La battaglia legale era già in corso contro il caseificio responsabile della contaminazione del formaggio. Il legale rappresentante del caseificio sociale Coredo e il responsabile del controllo sono stati condannati per lesioni personali colpose gravissime. Ora la battaglia legale si sposta sul piano medico, con la famiglia del bambino che chiede un risarcimento per i danni subiti.
La famiglia del bambino si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di oltre un milione di euro per il bambino e alcune centinaia di migliaia di euro per il padre, per compensare la perdita del rapporto con il figlio. La battaglia legale continua per garantire che tragedie simili non si ripetano in futuro.
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