Attualità
INCHIESTA Metro A al collasso, tra scale mobili e guasti tecnici

La Metro A di Roma è al collasso e ogni giorni si verificano episodi che creano disagio e pericolo ai migliaia di pendolari romani e a i turisti
L’ultimo increscioso episodio che ha messo ko la linea Metro A di Roma, è stato il guasto sulla tratta Ottaviano – Battistini avvenuto nel pomeriggio. Passeggeri obbligati a scendere dai convoglio e aspettare sulle banchine il ripristino della linea. Ma la giornata odierna era già iniziata male con la rottura di una parte di scala mobile nella stazione Furio Camillo. Fortunatamente non ci sono state conseguenze per gli utenti, ma ciò fa riflettere sullo stato di pericolo che i pendolari affrontano ogni giorno.
La Metro A, ristrutturata e più nuova della “sorella linea B”, sta letteralmente cedendo ogni giorno. Al momento abbiamo Cornelia chiusa per la revisione ventennale delle scale mobili, ma non sappiamo quando riaprirà e Barberini funzionante solamente in uscita. I guasti tecnici, ahinoi, sono all’ordine del giorno e, sia chiaro possono capitare, ma l’alternativa delle navette crea un disagio enorme a chi si reca o torna dal lavoro o semplicemente a chi decidere di usufruire un servizio per non utilizzare l’auto e sfuggire al traffico. Allora che fare? Chiediamo uno sforzo in più al Comune di Roma per far sì che la linea A, che collega il centro ed è affollata anche da migliaia di turisti, torni ad essere sicura e fruibile senza intoppi e disagi, anche per tutelare chi ogni mese paga 35 euro di abbonamento… nonostante tutto.
NEL FRATTEMPO LA RAGGI ANNUNCIA I NUMERI IMPRESSIONANTI DELLE ASSUNZIONI SOTTO LA SUA GIUNTA
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

#RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.
Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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