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Patrick Zaky No del tribunale egiziano alla scarcerazione
Patrick Zaky No del tribunale egiziano alla scarcerazione.
Patrick Zaky No del tribunale egiziano alla scarcerazione. I giudici di Mansura hanno respinto la richiesta, avanzata dai legali dello studente dell’Università di Bologna. La decisione è arrivata al termine di un’udienza durata appena dieci minuti. A renderla nota uno degli avvocati del giovane, Wael Ghaly. Zaky , da poco rientrato in Egitto, suo paese natale, era stato arrestato allo sbarco con l’accusa di propaganda eversiva.
Presenti all’udienza, oltre al 27enne, quattro diplomatici: due di Italia e Svezia – incaricati di monitorare il tutto per conto dell’Unione Europea – uno statunitense e un canadese.
Il ricorso presentato dai legali riguardava la custodia cautelare di 15 giorni decisa a carico di Zaky l’8 febbraio. Ora il giovane dovrà comparire di nuovo di fronte ai giudici il 22 febbraio: i magistrati dovranno infatti decidere se prorogare di altri 15 giorni la custodia cautelare, in caso di un supplemento di indagine.
“C’è delusione, avevamo sperato in un’esito diverso. C’erano segnali che potesse andare diversamente: un’aula piena di giornalisti, internazionali e egiziani, di diplomatici, italiani inclusi. Ma non è servito a nulla. – il commento di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia – Adesso ripartiamo con una campagna ancora più forte, più viva“, per arrivare all’udienza del 22 “ancora più determinati“.
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