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PRESCRIZIONE Scontro Pd-Italia Viva

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PRESCRIZIONE Scontro Pd-Italia Viva

PRESCRIZIONE Scontro Pd-Italia Viva. Due i vertici possibili. Uno sul decreto Milleproroghe chiesto dal Pd e invocato da Italia Viva per sbloccare il provvedimento. L’altro sulla prescrizione se si arrivasse a una bozza di mediazione. Sul Milleproroghe tanti i nodi da sciogliere, da plastic e sugar tax alla nuova normativa sui monopattini elettrici, fino alle concessioni autostradali.

Sulla revoca della concessione ad Atlantia prenderebbe piede l’idea di una revoca parziale limitata alla Liguria ma si attendono le scelte di Conte. Intanto l’Aiscat, che riunisce le concessionarie, annuncia di aver ritirato il ricorso contro il provvedimento. Ci sarebbe un ultimo tentativo di mediazione nel governo: contatti “ai più alti livelli” e tra i capi delegazione per decidere cosa fare. Ufficialmente però continua lo scontro tra Pd e Italia Viva. Il vicesegretario Pd Andrea Orlando stigmatizza la “politicizzazione” messa in campo da Iv per ragioni di “visibilità”, convinto che alzare i toni consenta al ministro Bonafede di non rispondere alle “obiezioni” mosse anche dal mondo della giustizia.

Le scelte di Iv rispondono puramente al “buon senso”, replica sui social Matteo Renzi. Bonafede si sarebbe detto aperto al dialogo: la riforma viene modificata di continuo, è un “cantiere aperto”. Il Guardasigilli avrebbe incaricato gli uffici di lavorare a una possibile soluzione che vada anche oltre il “lodo Conte”. Le strade possibili, spiegano fonti Dem, sono diverse e punterebbero a recepire le osservazioni dei magistrati. Tra le idee ci sarebbe non solo quella di fissare dei paletti temporali, magari diversi per condannati e assolti, alla sospensione in primo o secondo grado ma anche quella di distinguere le fattispecie di reato bloccando la prescrizione per i reati corruttivi.

Siglare un’intesa per il Pd è possibile ma, avverte Nicola Zingaretti, in alternativa “andremo avanti con la nostra legge”. Se Bonafede arriverà a una proposta di mediazione in grado di avere il via libera di Leu e Pd potrebbe essere convocato un vertice di governo per siglare la nuova intesa. “A quel punto se qualcuno dicesse di no se ne assumerebbe la responsabilità”, dice una fonte Pd. Italia Viva però non sembra disposta a fare dietrofront.

L’emendamento Annibali, che sospende per un anno l’efficacia della legge di Bonafede, il governo in commissione sarebbe intenzionato a dare parere negativo non sarà ritirato. E se fosse bocciato alla Camera il partito di Renzi è pronto a ripresentarlo al Senato dove conta di avere i numeri per farlo passare. Domani Leu proverà ad aprire, se fallisse la mediazione nel governo, una via di uscita parlamentare chiedendo di abbinare la propria proposta di legge a quella di Forza Italia che dovrebbe tornare in Aula alla Camera il 24 febbraio. “Se pensano di fermarci si sbagliano”, assicura Enrico Costa che si dice convinto che i 5 Stelle e il Pd abbiano “una fifa blu di andare sotto in Aula”.

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Incontri tra Salvini e Bossi a Gemonio: i temi al centro del dibattito.

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Incontri tra Salvini e Bossi a Gemonio: i temi al centro del dibattito.

# Incontro a Gemonio tra Salvini e Bossi: Un Dialogo Proficuo

Un significativo incontro si è svolto a Gemonio, Varese, tra il leader della Lega Matteo Salvini e l’ex segretario Umberto Bossi. La conversazione, durata oltre un’ora, è avvenuta in un’atmosfera di cordialità e rilassatezza, specialmente dopo le recenti notizie infondate sullo stato di salute di Bossi. Salvini ha descritto l’incontro come estremamente positivo, esprimendo soddisfazione reciproca.

Tematiche Affrontate nell’Incontro

Durante il colloquio, sono stati affrontati diversi argomenti di rilevanza nazionali. In primo luogo, l’autonomia è stata al centro del dibattito, con Salvini che l’ha definita una “battaglia storica della Lega”, utile per l’intero Paese. Oltre a ciò, si è parlato di infrastrutture lombarde, giustizia, sicurezza e immigrazione. Anche le questioni economiche e le strategie energetiche, compreso un occhio attento al nucleare, hanno trovato spazio nelle discussioni.

L’incontro ha visto la presenza della famiglia di Bossi, tra cui sua moglie Manuela Marrone e il figlio Renzo. Salvini ha manifestato l’intenzione di mantenere Bossi aggiornato sugli sviluppi futuri, promettendo nuove occasioni di incontro.

Prospettive di Ulteriori Incontri

Tra gli impegni presi, Salvini ha assicurato che terrà Bossi informato sulle questioni affrontate, aprendo a un futuro incontro che includerà anche ministri, a partire da Roberto Calderoli. Questa premessa sottolinea l’importanza di un dialogo continuo e costruttivo con il fondatore della Lega, riconoscendo il suo valore e contributo ai temi cruciali che il partito e il Paese si trovano ad affrontare.

Questa iniziativa di coinvolgimento evidenzia come la Lega intenda valorizzare la propria storia e il legame con le radici, mirando a costruire un futuro solido e orientato verso l’autonomia e la sicurezza nazionale.

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Cambio al vertice: Giuli subentra dopo le dimissioni del Ministro Sangiuliano

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Cambio al vertice: Giuli subentra dopo le dimissioni del Ministro Sangiuliano

# Dimissioni di Gennaro Sangiuliano: Un Cambiamento al Vertice della Cultura

La Lettera di Dimissioni

Il 7 settembre 2024, Gennaro Sangiuliano ha ufficialmente rassegnato le proprie dimissioni dal ruolo di Ministro della Cultura. Questo annuncio è avvenuto attraverso una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni, dopo una serie di polemiche e indiscrezioni che hanno tenuto banco negli ultimi giorni. Sangiuliano ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti nelle politiche culturali durante il suo mandato, ma ha affermato la necessità di considerare le sue dimissioni come “irrevocabili”.

Pressioni e Malumori nel Governo

Le tensioni all’interno del governo erano palpabili, con pressioni crescenti nei confronti di Sangiuliano. Fonti vicine al governo hanno rivelato che l’atmosfera era diventata insostenibile a causa delle continue rivelazioni legate a un’imprenditrice campana. Questa situazione ha messo in discussione la credibilità dell’intero esecutivo e della stessa Giorgia Meloni, spingendo alcuni membri di Fratelli d’Italia a suggerire che fosse indispensabile chiudere la questione rapidamente per il bene della coalizione.

Il Ruolo della Meloni e l’Exit Strategy

Dopo un iniziale sostegno a Sangiuliano, la premier Meloni ha riconosciuto che le circostanze richiedevano una rapida risoluzione della crisi. Questo ha portato a una riflessione profonda sull’opportunità politica di chiudere la questione al più presto. Meloni ha poi deciso di non partecipare al G7 dei Parlamenti e ha dedicato il suo tempo alla gestione della situazione e all’individuazione di una strategia di uscita per Sangiuliano. Nel pomeriggio, ha informato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, delle dimissioni del ministro.

Il Nuovo Ministro e le Prospettive Future

Dopo aver accettato le dimissioni di Sangiuliano, il Presidente Mattarella ha firmato il decreto che nomina Alessandro Giuli, attuale presidente della Fondazione Maxxi, come nuovo Ministro della Cultura. In seguito al giuramento di Giuli, Giorgia Meloni ha espresso pubblicamente il suo apprezzamento per Sangiuliano, definendolo un uomo capace e onesto, e ha assicurato che con il nuovo ministro continueranno gli sforzi per il rilancio della cultura nel Paese.

Reazioni e Riconoscimenti

Le reazioni alle dimissioni di Sangiuliano sono state di sostegno e riconoscimento. Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ha elogiato Sangiuliano per il suo operato e ha sottolineato come la sua scelta di dimettersi gli permetta di difendersi e dimostrare la sua integrità. Matteo Salvini ha anch’esso inviato un messaggio di gratitudine al ministro dimissionario e ha dato il benvenuto al suo successore Giuli.

In conclusione, le dimissioni di Gennaro Sangiuliano segnano un momento significativo nella politica culturale italiana, evidenziando le sfide e le dinamiche che influenzano l’attuale governo. La nomina di Alessandro Giuli potrebbe rappresentare un nuovo inizio per il dicastero e per la cultura nazionale.



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