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Cultura

PRESENTAZIONE LIBRO Schiavo Della Sua Libertà di Tommaso Bucciarelli

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PRESENTAZIONE LIBRO Schiavo Della Sua Libertà di Tommaso Bucciarelli

PRESENTAZIONE LIBRO Schiavo Della Sua Libertà di Tommaso Bucciarelli il giorno 22 febbraio firmerà le copie presso la Feltrinelli di Euroma2

PRESENTAZIONE LIBRO Schiavo Della Sua Libertà

Essendo la rubrica sull’arte, oggi voglio parlarti di me, facendoti comprendere quali sono i miei compiti di vita ed anche illustrandoti una delle mie opere: Schiavo Della Sua Libertà.

Ebbi un incidente il 20 settembre 2012, nel quale oltre alla frattura doppia e scomposta del femore, subii anche un trauma cranico che mi impose uno stato di coma di un paio di settimane, fatto che descrivo nell’autobiografia Nacqui Tre Volte. Da allora, oltre alla riabilitazione che non è ancora terminata, ho avuto l’incentivo per seguire una delle attività che mi hanno appassionato sempre: la letteratura.

Non ho un genere per il quale posso esporre preferenza, ma leggo quel che sento parte del mio percorso, poiché sento che ogni modalità di scrittura ha un fare accrescitivo nell’essere di qualsiasi persona, sempre che lei abbia piacere nell’effettuare la lettura.

Leggere fa crescere, ma non è l’unica fonte di sviluppo.

Lo scritto che ti presento è del genere… beh, penso che sia meglio anticiparti che per me come per molti altri scrittori questa suddivisione casellare non è di grande impatto positivo, ma comprendo sia giusto suddividere i libri per i temi espressi, cosicché il lettore sia più o meno invogliato; nel mio percorso ci tengo a farti sapere che molte volte sono rimasto affascinato da temi a cui, prima di iniziarne la lettura, non davo peso né credito.

Il Thriller Schiavo Della Sua Libertà edito da Armando Curcio, inchioda lettori anche non amanti del genere. Presi dalla curiosità di comprendere le dinamiche di un omicidio, si viene trascinati vertiginosamente tra le pagine dello scritto, catturati dal desiderio di conoscere i personaggi più da vicino e, soprattutto, cosa li faccia muovere.

Luca è un ragazzo con alcuni amici stretti che cerca spasmodicamente l’amore, ma la sua giovinezza lo rende indeciso sul trovare la ragazza giusta nonostante sia un un tipo alto e piacente, e vuole trovarla divertendosi anche carnalmente, entrambi insieme o suddivisi? Dubbioso, cerca a provare un’esperienza con una escort. Alla fine la nottata gli appare paradisiaca, e sente di aver trovato quel sentimento che cercava proprio con lei, che si comporta in maniera sensuale e voglioso.

Luca non sa che la prostituta è innamorata del suo protettore Fausto, bell’uomo che maschera le sue illegalità con il proporre benessere al prossimo. È cresciuto con drammi familiari e la voglia di sfruttare chiunque con la sua intelligenza ed il suo fascino.

La prostituta viene uccisa e non si trova l’assassinio. Luca prova ad impegnarsi, ma grossolanamente, e passano alcuni anni nei quali solo al vice commissario Roberta, bella donna che vuole fare tutto il possibile per aiutare i maltrattati e ferire i colpevoli.

Luca cresce e acquisisce autostima che lo aiuta ad avere più successo con le ragazze, ma è sempre alla ricerca dell’amore, ed una sera conosce un neo pensionato con il quale nasce un’amicizia reale accompagnata da storie di vita e consigli.

Lucio ha l’età di un genitore, ma gli risulta più amico dei suoi coetanei.

Nella storia ad agire è l’amore, declinato nelle sue differenti realtà: l’amore per il lavoro, l’amore per il denaro, per il potere, per le leggi sociali, per il proprio ego, l’amore per l’amore.

Tante, perciò, sono le tematiche che si incontrano nell’evolversi della trama, ma tutte vengono tenute assieme da un unico filo rosso che è appunto l’amore.

Nell’esistenza del mondo la donna è stata considerata il sesso più debole. Io però in questo scritto, riesco a farla trionfare in un modo che solo la lettura del thriller potrà svelare.

Nei miei libri voglio invitare il lettore alla ricerca dell’equilibrio interiore,ed in questo esalto le cose che, perlomeno in parte, facciamo un po’ tutti; quelle che spesso non raccontiamo agli altri, ed in alcuni casi neanche a noi stessi.

Gli eroi, a volte, portano tacchi e indossano abiti leggeri e sensuali.

Il 22 febbraio dalle 15:00 in poi sarò alla Feltrinelli di Euroma2, via dell’Oceano Pacifico 83, per fare le dediche e rispondere alle domande di chiunque voglia leggere questo mio libro.

Ecco il sito con maggiori informazioni di Tommaso Bucciarelli:
http://www.tommasobucciarelli.it/schiavo-della-sua-liberta/

Cultura

Fantarcheologia: queste città sono esistite davvero?

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Fantarcheologia: queste città sono esistite davvero?

Fin dall’antichità l’uomo ha dedicato una parte importante della propria vita al pensiero e all’astratto. Un pensiero che ha dato vita a miti e leggende di cui parliamo e di cui cerchiamo le tracce ancora oggi, a metà del terzo decennio del nuovo millennio. È proprio questo il campo in cui si muove una branca dell’archeologia: la ricerca di testimonianze relative alle città e civiltà perdute. Oggi parleremo proprio di questo e proveremo a capire se questi miti hanno un fondo di verità.

Nel 360 a.C. Platone narrò nel suo dialogo “Timeo” di un’isola sconfinata, grande quanto Libia e Asia messe insieme, situata vicino alle Colonne d’Ercole. Più che un’isola un vero e proprio continente che noi abbiamo imparato a conoscere col nome di Atlantide. Per il filosofo greco, quella di Atlantide era una società ideale fatta di uomini lontani dalle debolezze “umane” e con una struttura formata da tre cerchi di terra e tre cerchi d’acqua. A dominare la scena erano dieci re che, sotto incarico di Poseidone, prendevano decisioni amministrative in piena armonia. Purtroppo, però, secondo la leggenda, i dieci si fecero corrompere dalla cupidigia scatenando l’ira di Zeus che riversò sulla città terremoti e diluvi che la sommersero per sempre.

Un’altra città che ha dato vita a miti e leggende e di cui si parla ancora oggi anche grazie a slot come El Dorado: The City of Gold e film come La Strada per El Dorado di Dreamworks, è la celebre “città dell’oro” Azteca. Secondo il mito l’El Dorado era una terra abbondante di ricchezze in cui l’uomo vedeva soddisfati i suoi bisogni senza sofferenza e senza bisogno di lavoro. C’è anche chi sostiene che si trovasse proprio qui la fonte dell’eterna giovinezza. Almeno è quello che credevano i conquistadores provenienti dalla Spagna che per cercarla si resero protagonisti di scorrerie e nefandezze di ogni tipo contro le popolazioni locali.

Tutti noi abbiamo ben presenti le incredibili sculture presenti nell’Isola di Pasqua, nel cuore del pacifico. In pochi sanno, invece, che la civiltà di Rapa Nui, venne fondata da navigatori polinesiani intorno al quarto secolo Dopo Cristo e che prosperò sfruttando le risorse naturali e faunistiche della zona. A conferma di questa tesi ci sono recenti scoperte archeologiche. Ne esistono poche, invece, della tesi contrapposta che sostiene che quando arrivarono sull’isola nel 1700, gli europei vi trovarono soltanto un territorio semi-deserto con una popolazione locale ridotta alla fame.

Ancora più avvolta nelle nebbie del mito è la civiltà di Lemuria che, si dice, fosse addirittura più antica di Atlantide. La leggenda di Lemuria è però molto più recente e risale al 19esimo secolo, periodo in cui alcuni studiosi ipotizzarono l’esistenza di un continente scomparso che avrebbe messo in comunicazione il Madagascar, l’India e L’Australia. Su chi la abitasse, su come fosse gestita e su quali piante e animali vivessero a Lemuria non esistono testimonianze storiche ma soltanto leggende estremamente suggestive.

Storia simile a quella di Lemuria è quella di Mu, un altro sconfinato territorio oggi scomparso e localizzato nel cuore dell’Oceano Pacifico. Anche in questo caso le principali leggende legate a Mu risalgono al 19esimo secolo e vanno ascritte all’opera di Augustus Le Plongeon, esploratore che dichiarò di aver trovato tracce Maya che parlavano di un’antica civiltà, quella di Mu appunto, che avrebbe avuto un impatto forte sulle popolazioni dell’Egitto e del Centro America. Purtroppo, però, le scritture di Le Plongeon non hanno trovato riscontri, né tantomeno prove archeologiche o testimonianze di sorta.

Non mancano miti e leggende di civiltà perdute anche nelle fredde terre del Nord e nelle regioni polari. Le due più note sono quelle legate a Iperborea e Thule, due regni di cui si hanno le prime testimonianze nelle opere di Erodoto e Plinio il Vecchio. Testimonianze che definiscono Iperborea come una terra abitata da entità vicine alle divinità e in cui regnavano serenità e ricchezza e Thule come un’isola localizzata ai confini delle terre note e popolata da popoli di guerrieri fieri e coraggiosi.

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Attualità

Domenica delle Palme 2024: significato dei rametti d’ulivo benedetti

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Domenica delle Palme 2024: significato dei rametti d’ulivo benedetti

Oggi, 24 marzo, si celebra la Domenica delle Palme, festa della tradizione cattolica che precede la Pasqua e ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. La data di questa festività varia ogni anno in base alla fine della Quaresima.
La Domenica delle Palme è la domenica che precede la Pasqua e si ispira alla festa ebraica di Sukkot, la “Festa delle Capanne”, durante la quale si ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella a un asino, accolto dalla folla con rami di palma o ulivo come simbolo di vittoria e pace.
La festa è osservata da cattolici, ortodossi e alcune Chiese Protestanti, ed è nota anche come la domenica della “Passione del Signore”.

La Domenica delle Palme commemora l’ultimo ingresso di Gesù a Gerusalemme prima della sua morte, quando fu accolto dalla folla agitando rami di palma e fu salutato con Osanna. Questo segna l’inizio della Settimana Santa, i sette giorni che precedono la Pasqua e che culminano con la passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo.
Durante la celebrazione della Domenica delle Palme, si benedicono i rametti di ulivo o palma, simboli di acclamazione, trionfo e immortalità di Cristo. Questi rametti vengono poi distribuiti ai fedeli durante la messa speciale dedicata alla ricorrenza.

La liturgia della Domenica delle Palme prevede la lettura della Passione di Gesù tratta dai Vangeli di Marco, Luca, e Matteo. La lettura viene fatta da tre persone che impersonano Cristo, il cronista e il popolo, e narra l’arresto, il processo giudaico e romano, la condanna, l’esecuzione, la morte e la sepoltura di Gesù.

Dopo la messa della Domenica delle Palme, i fedeli hanno l’usanza di portare a casa i rametti di ulivo benedetti, che vengono utilizzati per benedire la tavola imbandita prima del pranzo pasquale. I rametti diventano poi dei sacramentali, protetti dal diritto canonico, e possono essere seppelliti o riportati in chiesa per essere bruciati in vista della celebrazione del Mercoledì delle ceneri. Con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa, che si conclude con il Giovedì Santo.

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