Cronaca
Rapina una donna: passanti danno la caccia al ladro

Aveva appena rapinato una donna in via Casimiro Teja, minacciandola con un coltello per poi derubarla del portafoglio. Le urla della vittima hanno però attirato l’attenzione di alcuni passanti che hanno iniziato a rincorrere il ladro. L’uomo, un 45enne originario della provincia di Vibo Valentia ma domiciliato a Roma, ha pensato di trovare rifugio tra i passeggeri della stazione della metropolitana Monti Tiburtini. Una volta all’interno, però, l’uomo è caduto a terra ed è stato definitivamente bloccato dai suoi inseguitori, tra cui un agente della Polizia di Stato in quel momento fuori servizio.
Altri testimoni, nel frattempo, hanno allertato il 112: i carabinieri della stazione Roma Casalbertone, su immediata disposizione della centrale operativa del gruppo carabinieri di Roma, sono sopraggiunti sul posto pochi istanti dopo. I militari hanno preso in consegna il rapinatore che aveva ancora con sé il portafoglio della vittima, successivamente riconsegnato, e il coltello utilizzato per mettere a segno la rapina. Il 45enne è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo.
Cronaca
Palazzo delle Esposizioni, Robert Watson: occhi indiscreti su Roma

MostraFotografica Hai mai visto 200 scatti che svelano i segreti del mondo della moda e del cinema? Preparati a essere catturato da immagini mozzafiato!
L’Incredibile Collezione di Fotografie
Immagina di entrare in un universo dove ogni scatto racconta una storia nascosta: stiamo parlando di una mostra che espone oltre 200 fotografie del celebre fotografo di moda e cinema. Queste opere, ricche di dettagli sorprendenti e momenti iconici, sono destinate a stupire anche i più esigenti appassionati. Curiosi di scoprire cosa rende queste immagini così irresistibili e intramontabili?
Non Perdere Questa Occasione Imperdibile
Fino al 3 agosto, questa esposizione offre l’opportunità unica di esplorare il dietro le quinte di set cinematografici e passerelle esclusive. Ma affrettati: voci di corridoio parlano di un interesse crescente, con visitatori che non possono fare a meno di condividere le loro scoperte sui social. Quale mistero si nasconde dietro ogni foto? Scoprilo prima che sia troppo tardi!Cronaca
Un contenzioso irrisolto da 70 anni spinge a un appello al Ministro

BattagliaEpicaTraGesuitiEParroco La lotta per un prezioso dipinto antico che nasconde segreti inimmaginabili sta per infiammare il mondo dell’arte!
La Disputa che Dura da 70 Anni
Da settant’anni, una accesa contesa infuria tra i Gesuiti e il parroco della basilica di San Vitale a Roma. Al centro di tutto, un grande dipinto settecentesco raffigurante Sant’Ignazio in estasi a Manresa, che i Gesuiti custodiscono gelosamente nella basilica di San Saba. Il parroco, don Elio Lops, non demorde e insiste per riportarlo alla sua sede originale, accusando i Gesuiti di trattenere un’opera che appartiene alla Diocesi di Roma. Preparati a scoprire come questa querelle potrebbe svelare veri tesori nascosti!
Il Parere Shock della Soprintendenza
In questi giorni, la Soprintendenza alle Belle Arti ha emesso un parere che sta facendo discutere tutti: no al ritorno del dipinto. La Soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro, sostiene che l’opera si è “storicizzata” nel suo attuale contesto, diventando parte integrante di San Saba. Anzi, sottolinea che i Gesuiti hanno espresso perplessità sullo spostamento, poiché rimuoverlo spezzerebbe l’unico legame gesuitico in quel luogo. Ma c’è di più: il quadro, attribuito a Giuseppe Odazzi o a un pittore della scuola di Carlo Maratta, non si integra con lo stile delle altre opere cinquecentesche di San Vitale. Una decisione che lascia tutti a bocca aperta – cosa nasconde davvero questo rifiuto?Le Ribellioni del Parroco e i Dettagli Inaspettati
Non arrendendosi, don Elio Lops ha annunciato un ricorso al ministro della Cultura, Giuli, definendo la questione una “questione di giustizia”. Secondo lui, il dipinto non è mai stato dei Gesuiti, e tutti i parroci precedenti hanno lottato per riaverlo. C’è un twist intrigante: sotto la tela attuale potrebbe celarsi un’opera più antica, forse di Giovan Battista Flammeri, come suggerito da esperti come il professor Claudio Strinati. Immagina: un capolavoro sepolto che potrebbe riscrivere la storia dell’arte – riuscirà il parroco a vincere questa battaglia?
Il Contesto Storico che Nasconde Sorprese
San Vitale, una delle basiliche paleocristiane più antiche di Roma, fu un tempo sede del primo Vicariato dei Gesuiti, fondato da Ignazio di Loyola. Qui, i Gesuiti realizzarono affreschi e un portale per il Giubileo del 1600, che unisce temi cristiani a figure come Sant’Ignazio. I parroci sostengono che riposizionare il dipinto esalterebbe il ruolo educativo e spirituale della basilica. Ma i Gesuiti ribattono che il quadro è perfettamente a suo posto a San Saba, in base a scelte storiche “pertinenziali”. Un intreccio di storie che ti terrà incollato – quali segreti emergeranno da questa lotta?
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