Attualità
Safer Internet Day — Una sensibilizzazione mondiale
Safer Internet Day, questo il titolo della sedicesima Giornata dedicata alla navigazione sicura in rete, che si festeggia in 150 paesi oltre all’Italia, istituita e promossa dalla Commissione Europea.
Internet è uno strumento molto potente con enormi e molteplici opportunità di apprendimento,
miglioramento delle competenze e acquisizione di nuove abilità e conoscenze, ma purtroppo apre lo
spazio anche a grandi rischi in cui i giovani non essendo a conoscenza di un corretto utilizzo della
rete, potrebbero imbattersi. Pertanto si è deciso di effettuare questa sensibilizzazione in tutto il mondo, ascoltando soprattutto i giovani che hanno sete di sapere e talvolta si muovono in maniera ingenua senza considerare le conseguenze di un semplice “click” sul proprio cellulare o sul proprio pc. Da una ricerca eseguita da Save the Children si evince che tre bambini o preadolescenti (6-14 anni) su 4 in Italia frequentano la rete, sviluppando una grande familiarità con Internet che diventa quasi assoluta tra i 15-24enni (94%).
Navigano soprattutto per comunicare con i messaggi Whatsapp, Skype, Viber o Messenger (92% tra i 14 e i 17 anni), o utilizzando le applicazioni online anche per chiamare e videochiamare (81%), ma sono molti di meno quelli che usano il web per leggere giornali o consultare riviste online (circa 40%).
Sono moltissimi i progetti e le iniziative che vedono coinvolte tutte le scuole contro i fenomeni del
cyberbullismo e del bullismo, nel mese di febbraio. In queste attività scendono in campo le istituzioni, la Polizia Postale, il Telefono Azzurro, Save the children, l’unicef, il Miur,il N. O. B. nucleo operativo bullismo del C. T. S., in prima linea nel fornire delle linee guida utili per rendere la presenza digitale del minore meno vulnerabile. L’obiettivo principale delle varie attività di prevenzione, di formazione e di informazione è quello di riuscire a coinvolgere, educare e formare i ragazzi nello sfruttare le varie potenzialità
comunicative del web, e soprattutto dei vari social utilizzati: whatsapp, instagram, youtube,
twitter e tik tok su tutti.
Dr.ssa Alessia Micoli, psicologa criminologa.
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