Vacanze in cambio di favori: guai per ex consigliere regionale.
Vacanze in cambio di favori. Un soggiorno di cinque settimane, presso il «Golf Hotel» di Punta Ala, trascorse da Michele Baldi, ex consigliere regionale della Lista Civica Zingaretti. Alla fine però il conto presentato è stato salatissimo: un indagine con l’accusa di traffico di influenze. Non solo: al termine di una perquisizione svolta dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria, a Baldi è stata contestata anche la corruzione. Secondo gli inquirenti, avrebbe avuto un ruolo di «cerniera tra il mondo imprenditoriale e quello politico». A offrire la vacanza, del costo di circa 15mila euro – sostengono i pm Elena Neri e Gennaro Varone – sarebbe stato l’imprenditore A. T. In cambio, Baldi avrebbe dovuto attivarsi per posticipare lo sfratto dell’«Hotel della Pisana», su cui Tontini aveva interesse.
Un compito che Baldi avrebbe espletato grazie alla collaborazione di un poliziotto in pensione, G.V. Tra i perquisiti, anche l’imprenditore M.P. e il direttore della Asl di Ostia Vitaliano De Salazar. Quest’ultimo avrebbe usato la propria funzione per aiutare Baldi e l’imprenditore G.G. (Italpol). In questo modo, avrebbe determinato un «vulnus all’imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione». De Salazar, infatti, favoriva G. nei progetti nella sanità privata.