Cronaca
Coronavirus: “Fuori 10mila detenuti per l’emergenza”
“Nelle mani dei magistrati ci sono circa diecimila detenuti per i quali, per la nota situazione dell’emergenza sanitaria da coronavirus e all’interno di un quadro giuridico già normato e certo, ci sono alcune condizioni di sospensione pena che i tribunali di sorveglianza ed il magistrato potrebbero portare fuori dal carcere secondo una proposta di provvedimento di natura esclusivamente “sanitaria- umanitaria”. è quanto sostiene il segretario generale del Spp (Sindacato di polizia penitenziaria), Aldo Di Giacomo, che spiega: “Il magistrato di Sorveglianza può concedere licenze ai detenuti in semilibertà e permessi a quelli sottoposti a regime dell’ art.21 per un massimo di 45 giorni, un periodo che consentirebbe di ‘governare’ la fase oggi più acuta di diffusione del contagio da coronavirus e allentare le tensioni nelle carceri”. In assenza di norme specifiche e di un’assenza totale di decisioni politiche, non c’è altra strada, perché né il migliaio di nuovi agenti di polizia penitenziaria né le risorse destinate agli istituti che hanno subito i danni provocati dalle rivolte di questi giorni serviranno nel breve medio periodo a risolvere l’emergenza che nelle carceri è sia sanitaria ma anche di sicurezza”, aggiunge Di Giacomo, che mette sul tavolo anche altre due proposte: avvalersi dell’esercito per presidiare l’esterno dei penitenziari; e varare un provvedimento che scoraggi altre rivolte prevedendo “pene severe non inferiori nel minimo a 5 anni e in regime di reclusione duro.”
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