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Italia

CORONAVIRUS ITALIA 250 vittime nelle ultime 24 ore: il bollettino

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CORONAVIRUS ITALIA Il Commissario straordinario per l’emergenza Borrelli è intervenuto nella consueta conferenza stampa delle 18 per il bollettino sull’andamento del Covid-19 in Italia.

CORONAVIRUS ITALIA Il Commissario Borrelli ha comunicato il bollettino odierno sulla diffusione del virus in Italia. Sono 14.955 i contagiati in tutta la nostra Penisola, con un incremento di 2.116 unità rispetto alla giornata di ieri. Delle 14.955 persone contagiate dal coronavirus, 7426 sono ricoverati con sintomi, 6201 si trovano in isolamento domiciliare e 1328 in terapia intensiva.

250 I DECESSI

Alto il numero delle vittime, sono ben 250 i decessi nelle ultime 24 ore con Coronavirus e non per Coronavirus, sottolinea Borrelli, per un totale di 1.266. Sono 181 le persone che hanno sconfitto il Coronavirus, per un totale di 1.439 persone guarite.

LE POSITIVITA’ REGIONE PER REGIONE

Nel dettaglio i casi attualmente positivi sono:

  • 7.732 in Lombardia
  • 2.011 in Emilia-Romagna
  • 1.453 in Veneto
  • 794 in Piemonte
  • 698 nelle Marche
  • 455 in Toscana
  • 304 in Liguria
  • 242 nel Lazio
  • 236 in Friuli Venezia Giulia
  • 213 in Campania
  • 157 nella Provincia autonoma di Trento
  • 126 in Sicilia
  • 123 nella Provincia autonoma di Bolzano
  • 121 in Puglia
  • 83 in Abruzzo
  • 73 in Umbria
  • 43 in Sardegna
  • 37 in Calabria
  • 27 in Valle d’Aosta
  • 17 in Molise
  • 10 in Basilicata

 

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Cronaca

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

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Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Cronaca – La squadra mobile di Torino ha arrestato un giovane italiano poco più che ventenne con l’accusa di tentato omicidio, ritenuto il presunto responsabile del ferimento avvenuto a colpi di machete nel capoluogo piemontese di un giovane di 24 anni, aggredito mentre si spostava su un monopattino.

Secondo la ricostruzione degli eventi, la vittima è stata raggiunta da due uomini su motorino, uno dei quali è sceso dal veicolo e ha inflitto ripetuti colpi alla gamba sinistra. Le lesioni sono state così gravi che i medici hanno dovuto amputare la gamba durante un intervento chirurgico notturno.

Il sospettato è stato individuato in un albergo della città e portato in questura per essere interrogato dagli investigatori. Le motivazioni dell’aggressione sono ancora oggetto di indagine, così come sono in corso le ricerche del complice.

La vittima rimane ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre le autorità continuano ad operare per fare luce su questo tragico episodio di violenza. Fonte

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Cronaca

In Stato vegetativo per formaggio. A giudizio il pediatra

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Stato vegetativo per formaggio, giudizio pediatra mancato.

Cronaca – Il bambino aveva mangiato un pezzettino di formaggio contaminato che gli aveva causato un’insufficienza renale acuta. La pediatra dell’ospedale dove era stato trasferito si era rifiutata di visitarlo, ritardando così la diagnosi. Da allora il bambino è in stato vegetativo e la famiglia ha continuato a chiedere giustizia, portando avanti la battaglia legale. La dottoressa del reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento è stata rinviata a giudizio, dopo che i genitori si erano rivolti a lei sette anni fa.

Il bambino aveva mangiato il formaggio in gita e si era sentito male. Dopo essere stato trasportato in ospedale, i medici decisero di trasferirlo al reparto pediatrico del Santa Chiara di Trento. La diagnosi della malattia causata dal batterio escherichia coli nel formaggio sarebbe stata ritardata di tre giorni, causando gravissime conseguenze al bambino. I pubblici ministeri hanno accusato la pediatra di lesioni e rifiuto di atti d’ufficio e la prima udienza del processo è stata fissata per il 24 aprile.

La battaglia legale era già in corso contro il caseificio responsabile della contaminazione del formaggio. Il legale rappresentante del caseificio sociale Coredo e il responsabile del controllo sono stati condannati per lesioni personali colpose gravissime. Ora la battaglia legale si sposta sul piano medico, con la famiglia del bambino che chiede un risarcimento per i danni subiti.

La famiglia del bambino si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di oltre un milione di euro per il bambino e alcune centinaia di migliaia di euro per il padre, per compensare la perdita del rapporto con il figlio. La battaglia legale continua per garantire che tragedie simili non si ripetano in futuro.

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