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Italia

CORONAVIRUS ITALIA Numeri in leggero aumento. Il bollettino odierno

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CORONAVIRUS ITALIA Numeri in leggero aumento. Il bollettino odierno

CORONAVIRUS ITALIA Si è tenuta la consueta conferenza stampa della Protezione Civile delle ore 18 per il bollettino sull’andamento del Covid-19 in Italia.

CORONAVIRUS ITALIA La Protezione Civile ha comunicato il bollettino odierno sulla diffusione del virus in Italia. Conferenza presieduta dal Commissario Borrelli. Sono 77.635 i pazienti positivi da Coronavirus nella nostra Penisola, con un incremento di 2.107 rispetto alla giornata di ieri. Dei 77.635 pazienti attualmente positivi, 28.192 sono ricoverati con sintomi, 45.420 si trovano in isolamento domiciliare, mentre sono 4.023 quelli in terapia intensiva. La Protezione Civile ha inoltre comunicato che nelle ultime settimane sono stati effettuati 506.968 tamponi per il Covid-19.

DECESSI E GUARIGIONI

837 i decessi che la Protezione Civile ha registrato nelle ultime 24 ore, con il numero totale che diventa di 12.428. Il numero dei guariti di oggi è di 1.109, per un totale tra pezienti guariti e dimessi di 15.729.

I DATI REGIONALI

  • 25.124 in Lombardia
  • 10.953 in Emilia-Romagna
  • 7.850 in Veneto
  • 8.082 in Piemonte
  • 4.226 in Toscana
  • 3.352 nelle Marche
  • 2.508 in Liguria
  • 2.642 nel Lazio
  • 1.871 in Campania
  • 1.389 nella Provincia autonoma di Trento
  • 1.654 in Puglia
  • 1.160 in Friuli Venezia Giulia
  • 1.492 in Sicilia
  • 1.191 in Abruzzo
  • 1.142 nella Provincia autonoma di Bolzano
  • 851 in Umbria
  • 657 in Sardegna
  • 606 in Calabria
  • 552 in Valle d’Aosta
  • 216 in Basilicata
  • 117 in Molise.

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Cronaca

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

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Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Cronaca – La squadra mobile di Torino ha arrestato un giovane italiano poco più che ventenne con l’accusa di tentato omicidio, ritenuto il presunto responsabile del ferimento avvenuto a colpi di machete nel capoluogo piemontese di un giovane di 24 anni, aggredito mentre si spostava su un monopattino.

Secondo la ricostruzione degli eventi, la vittima è stata raggiunta da due uomini su motorino, uno dei quali è sceso dal veicolo e ha inflitto ripetuti colpi alla gamba sinistra. Le lesioni sono state così gravi che i medici hanno dovuto amputare la gamba durante un intervento chirurgico notturno.

Il sospettato è stato individuato in un albergo della città e portato in questura per essere interrogato dagli investigatori. Le motivazioni dell’aggressione sono ancora oggetto di indagine, così come sono in corso le ricerche del complice.

La vittima rimane ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre le autorità continuano ad operare per fare luce su questo tragico episodio di violenza. Fonte

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Cronaca

In Stato vegetativo per formaggio. A giudizio il pediatra

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Stato vegetativo per formaggio, giudizio pediatra mancato.

Cronaca – Il bambino aveva mangiato un pezzettino di formaggio contaminato che gli aveva causato un’insufficienza renale acuta. La pediatra dell’ospedale dove era stato trasferito si era rifiutata di visitarlo, ritardando così la diagnosi. Da allora il bambino è in stato vegetativo e la famiglia ha continuato a chiedere giustizia, portando avanti la battaglia legale. La dottoressa del reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento è stata rinviata a giudizio, dopo che i genitori si erano rivolti a lei sette anni fa.

Il bambino aveva mangiato il formaggio in gita e si era sentito male. Dopo essere stato trasportato in ospedale, i medici decisero di trasferirlo al reparto pediatrico del Santa Chiara di Trento. La diagnosi della malattia causata dal batterio escherichia coli nel formaggio sarebbe stata ritardata di tre giorni, causando gravissime conseguenze al bambino. I pubblici ministeri hanno accusato la pediatra di lesioni e rifiuto di atti d’ufficio e la prima udienza del processo è stata fissata per il 24 aprile.

La battaglia legale era già in corso contro il caseificio responsabile della contaminazione del formaggio. Il legale rappresentante del caseificio sociale Coredo e il responsabile del controllo sono stati condannati per lesioni personali colpose gravissime. Ora la battaglia legale si sposta sul piano medico, con la famiglia del bambino che chiede un risarcimento per i danni subiti.

La famiglia del bambino si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di oltre un milione di euro per il bambino e alcune centinaia di migliaia di euro per il padre, per compensare la perdita del rapporto con il figlio. La battaglia legale continua per garantire che tragedie simili non si ripetano in futuro.

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