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CORONAVIRUS LAZIO Aumento contagi stabile. Il bollettino

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CORONAVIRUS LAZIO Aumento contagi stabile. Il bollettino

CORONAVIRUS LAZIO Aumentano i contagi nella nostra Regione stando all’ultimo bollettino pubblicato sulla pagina Facebook dell’assessorato regionale alla Sanità.

CORONAVIRUS LAZIO Sono 79 i nuovi casi di positività da Covid-19 nella Regione Lazio. Un paziente positivo in meno rispetto a ieri (erano stati 80). Sono tre le persone decedute nelle ultime 24 ore, due di 79 e una di 81 anni. Tutte e tre le vittime avevano delle patologie pregresse. Così l’Assessore D’Amato: “Registriamo un dato di 79 casi di positività, stabili rispetto al dato di ieri, ma ci stiamo comunque attrezzando a scenari peggiori con una fattibilità concreta e operativa di un COVID 3 HOSPITAL di 80 posti letto. Di questi 28 di terapia intensiva a Roma Sud come ‘spoke’ dello Spallanzani. Svuoteremo inoltre un’intera torre del Policlinico di Tor Vergata (COVID 4 HOSPITAL) da attivare in pochi giorni per ulteriori 80 posti“.

IL DETTAGLIO

  • Asl Roma 1 – 4 nuovi casi positivi. 159 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Roma 2 – 8 nuovi casi positivi. 36 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Roma 3 – 7 nuovi casi positivi. 140 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Roma 4 – 3 nuovi casi positivi. 115 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Roma 5 – 10 nuovi casi positivi. 241 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Roma 6 – 17 nuovi casi positivi. 75 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Frosinone – 11 nuovi casi positivi. Deceduta 1 donna di Ceprano di 79 anni con patologie preesistenti. 1 persona è uscita dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Latina – 10 nuovi casi positivi. 173 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Rieti – 1 nuovo caso positivo. 13 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Viterbo – 8 nuovi casi positivi. Deceduta 1 donna di 79 anni con patologie preesistenti. 95 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Policlinico Tor Vergata: Deceduto uomo di 81 anni con patologie preesistenti.

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Storia di Gisella in tribunale a Trevignano, con accuse di truffa e perizia sulla statua che “piange”

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Storia di Gisella in tribunale a Trevignano, con accuse di truffa e perizia sulla statua che “piange”

C’è attesa per l’esito degli esami sul sangue della statuetta di Gisella Cardia, previsto per il 4 marzo 2025. Il perito Emiliano Giardina illustrerà i risultati in un’udienza presso il Tribunale di Civitavecchia, elemento cruciale nella vicenda riguardante la Madonna di Trevignano Romano.

Sviluppi giuridici

Il caso sta per entrare in una fase decisiva, in cui si dovrà decidere tra la richiesta di archiviazione e il rinvio a giudizio nei confronti di Gisella Cardia e suo marito, Gianni. Questo arriva dopo quasi un anno dalla dichiarazione del vescovo Marco Salvi, che ha definito le apparizioni “false” con la formula “Constat de non supernaturalitate”.

Attese udienze e testimonianze

Oggi, 25 febbraio, verrà ascoltato Luigi Avella, ex fedele che ha donato 123mila euro all’associazione Madonna di Trevignano Ets, e che ha sporto diverse denunce contro i coniugi Cardia. Il termine per la deposizione dell’elaborato peritale scade il 28 febbraio, mentre il 4 marzo sarà l’udienza in cui Giardina presenterà i risultati. Secondo alcune indiscrezioni, si è ipotizzato che il sangue sulla statuetta appartenga a Gisella, ma l’avvocato Solange Marchignoli ha sottolineato la necessità di prudenza.

Prospettive future

Qualora i risultati mostrassero una traccia di DNA unica, escludendo altre fonti, il giudice potrebbe riconoscere la configurazione del reato di truffa aggravata, suggerendo che Gisella possa aver utilizzato il proprio sangue per “suggestionare” i fedeli al fine di ottenere donazioni. Le prossime settimane si preannunciano decisive per il futuro della vicenda della Madonna di Trevignano.

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Atac è oggetto di indagine da parte dell’Antitrust per ritardi e malfunzionamento di ascensori e scale mobili.

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Atac è oggetto di indagine da parte dell’Antitrust per ritardi e malfunzionamento di ascensori e scale mobili.

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria su Atac, indagando su possibili pratiche commerciali scorrette relative all’offerta di trasporto pubblico a Roma nel triennio 2021-2023. L’obiettivo è verificare il rispetto del contratto di servizio stipulato con il Comune di Roma e della Carta della qualità dei servizi.

In una nota, l’Antitrust ha evidenziato che Atac ha “sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana”, oltre a mancare nel garantire la sicurezza nelle stazioni e nel funzionamento degli impianti. In questo contesto, l’azienda “non sembrerebbe aver assunto misure correttive adeguate” per affrontare le carenze segnalate e non ha previsto rimborsi parziali per i disagi subiti dai consumatori. Recentemente, la sede di Atac Spa è stata ispezionata dai funzionari Antitrust e dalla Guardia di Finanza.

Critiche ai Servizi di Trasporto

Secondo Mercurio viaggiatore su Twitter, il 2023 ha visto un deciso calo nei livelli di servizio di Atac, rendendolo uno degli anni peggiori per il trasporto pubblico romano degli ultimi dieci anni. Il Codacons ha commentato che l’azione dell’Antitrust “conferma le tante denunce presentate negli anni” riguardo ai disservizi, sottolineando le problematiche come scale mobili fuori uso e interruzioni del servizio.

Richieste di Riduzione Tariffe

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, ha affermato che “i consumatori hanno diritto ad avere un servizio che corrisponda al prezzo pagato”, suggerendo che Atac dovrebbe ridurre le tariffe come indennizzo. La situazione resta intricata, con l’istruttoria dell’Antitrust che potrebbe portare a future azioni di rivalsa per gli utenti del servizio.

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