Cronaca
CORONAVIRUS ROMA Carabinieri, arresti e denunce

Nella giornata di ieri i carabinieri hanno arrestato e denunciato varie persone che hanno eluso il decreto di sicurezza Coronavirus Roma
CORONAVIRUS ROMA – Nonostante il decreto emesso nella serata di eiri dal Premier Giuseppe Conte, molti cittadini continuano a non recepire il messaggio di restare a casa. Così i Carabinieri hanno arrestato 7 persone e denunciate 43 per violazione del decreto di sicurezza. Dalla periferia al centro, le violazioni sono state tante.
DAL CENTRO ALLA PERIFERIA
Nel tardo pomeriggio di ieri, transitando in viale America, nei pressi della fermata metropolitana linea B “Eur Fermi”, i Carabinieri hanno sorpreso 7 cittadini stranieri, di età compresa tra i 36 e 69 anni, seduti su delle panche e intorno ad un tavolino, intenti a giocare a carte. Il gruppo ha tentato di allontanarsi disperdendosi tra i passanti, venendo però immediatamente fermato. Gli uomini hanno sottoscritto la dichiarazione personale di autocertificazione, attestando falsamente di trovarsi al di fuori del proprio domicilio per comprovate esigenze lavorative, e sono stati arrestati per falsa dichiarazione a un Pubblico Ufficiale (art. 495). A piazza Re di Roma, i Carabinieri hanno denunciato, per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”, 3 cittadini stranieri e un cittadino italiano, che si intrattenevano tra loro, al centro della piazza, consumando bevande alcoliche. Sorpresi a consumare bevande alcoliche anche altri 3 cittadini stranieri che, nella notte, i Carabinieri hanno fermato all’esterno di un negozio di alimentari in zona San Pietro. Anche per loro è scattata la denuncia a piede libero. I Carabinieri hanno poi denunciato una coppia, lui 33enne e lei 24enne, trovati a bordo di un’autovettura in via di Valle Aurelia e non hanno fornito un valido motivo di necessità. Sempre nella notte, un’altra coppia, di 34 e 25 anni, a bordo di un’autovettura in viale della Tecnica, non si è fermata “all’alt” imposto dai Carabinieri e ha tentato di allontanarsi rapidamente.
CORONAVIRUS NEL FRATTEMPO TRUMP BLOCCA TUTTI I VOLI DALL’EUROPA
Cronaca
Inseguimento e minacce: 44enne arrestato per tentato rapimento di una bambina
Roma, 27 luglio – Un episodio drammatico ha scosso le vie nei pressi di Piazzale della Radio, dove un uomo di 44 anni, di origine rumena, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato arrestato per tentato sequestro di persona. L’uomo, in stato di ebbrezza, ha tentato di sottrarre una bambina di 7 anni dalle mani della madre durante una passeggiata serale.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, intervenuti dopo diverse chiamate al 112, il 44enne è riuscito a strappare per qualche istante la bambina alla madre, che però è riuscita a rifugiarsi con la figlia in un negozio vicino. L’uomo, non soddisfatto, ha inseguito madre e figlia minacciandole con una bottiglia rotta.
Grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti e del padre della bambina, l’uomo è stato bloccato e trattenuto fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo aver raccolto le testimonianze e la denuncia dei genitori, i Carabinieri hanno arrestato il 44enne, che è stato condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.
Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Le autorità hanno sottolineato la gravità dell’episodio e la necessità di tutela per i minori.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
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